La discussione viene introdotta- quasi per caso- dal consigliere di opposizione Andrea Ornati, che riteneva opportuna una presa di posizione da parte del consiglio comunale: "Non possiamo essere presenti a Sarzana fisicamente, ma vorremmo un segnale di vicinanza e di solidarietà nei confronti del Parco: almeno moralmente, dovremmo essere presenti". (Della manifestazione ne abbiamo parlato qui)
All'indomani della perdita- sofferta- del sito di Vallestrieri era giusta e doverosa una discussione in consiglio comunale e certo era prevedibile che si sollevasse il problema, visto che la notizia è emersa nel pomeriggio di ieri tramite social: "Abbiamo provato e assicuro che tutto il possibile è stato fatto- commenta il sindaco Paoletti- ma per quanto riguarda Vallestrieri è ufficiale: stato ceduto a privati da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Un acquirente si è fatto avanti e non era possibile, da parte nostra, fare altro". La questione Vallestrieri, sollevata all'inizio del consiglio comunale durante le comunicazione, viene così liquidata, ma del Parco di Montemarcello si torna a parlare più avanti, in occasione del dibattito sul Documento Unico di Programmazione 2018/2020.
"Nessuno ci spiega come si intende affrontare il tema Parco- incalza Andrea Ornati (Cambiamo in Comune)- Sono d'accordo con il sindaco sulla necessità di cambiare la governance, ma tutto il consiglio comunale doveva essere a Sarzana per la difesa del parco, anche solo moralmente.
Il parco deve avere un indirizzo politico espresso dal presidente, ma poi deve essere gestito da tecnici. Questa è la mia opinione che mi porta ad essere a Sarzana con il pensiero perchè, se è giusto un ragionamento sul futuro della gestione e sulle modalità, non è tollerabile che venga chiuso".
Della stessa opinione il consigliere Daniele Perotto (Golfo dei Poeti): "Si rischia di buttare via il bambino con l'acqua sporca. Il Parco ha creato un valore aggiunto e se vogliamo migliorare la vita di chi vive in quella zona dobbiamo lavorare sui servizi investendo delle risorse. Le cariche devono essere affidare ai tecnici, anche secondo me".
Per la maggioranza, prende la parola il consigliere Carnasciali: "Quella zona, ad oggi è un bosco pericoloso e non mantenuto; i sentieri non sono curati da nessuno. Il parco va gestito per il bene e l'interesse di chi ci abita e di chi ne vuole usufruire, ma al momento non è possibile godersi le bellezze naturali e storiche che vi sono all'interno: pensiamo ad esempio al problema dei cinghiali, che stanno devastando la nostra memoria storica dei muretti a secco".
Conclude poi il sindaco Paoletti: "Il parco così come è oggi va chiuso per salvare il nostro territorio dal degrado. Il pericolo incendi, ad esempio, è drammatico e concreto e ho paura che possa accadere il peggio. Altro esempio che potrei fare è la zona del Portesone: o si mette a posto o va transennata impedendone l'accesso; anche Barbazzano è in condizioni critiche e i muretti a secco sono in balia del degrado. Io penso esattamente l'opposto rispetto ai consiglieri di minoranza: il parco ha bisogni di essere governato da chi ha responsabilità politica, da chi ha responsabilità nei confronti dei cittadini; affiancati ovviamente dai tecnici, i responsabili delle sorti del parco devono essere coloro i quali ricevono mandato amministrativo direttamente dalla popolazione".