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Partecipate, Peracchini duro contro il PD: “Avete fatto decine di nomine a poche ore dalle elezioni” In evidenza

di Gabriele Cocchi – L’opposizione contesta la legittimità del provvedimento sugli indirizzi strategici. Peracchini: “Non accetto lezioni morali da voi”.

 

Il primo duro scontro, senza esclusione di colpi, in consiglio comunale si è consumato ieri sera sul tema delle società partecipate, in particolare sulla delibera di approvazione degli indirizzi strategici di Spezia Risorse e Atc Mobilità e Parcheggi.

È stato infatti il capogruppo (e segretario provinciale) del Partito Democratico Federica Pecunia a chiedere una sospensiva del provvedimento, così da poter ascoltare in prima battuta le linee programmatiche del neosindaco Pierluigi Peracchini anche sulla gestione delle municipalizzate, per poi affrontare in un secondo momento l’approvazione degli indirizzi strategici.

Le prime scaramucce tra maggioranza e opposizione in verità erano già iniziate in conferenza dei capigruppo la settimana scorsa (leggete qui), con accuse di illegittimità del provvedimento, che secondo l’opposizione si sarebbe dovuto presentare soltanto dopo l’illustrazione delle linee programmatiche da parte del sindaco. “È la dimostrazione che avete fretta di fare le nuove nomine e occupare le poltrone”, è stato il refrain dell’opposizione.
Solo il parere del segretario generale (intervenuto anche ieri sera), che ha confermato la validità della procedura, ha sgombrato il campo dai dubbi.

“Nelle due società partecipate (Spezia Risorse e Atc Mobilità e Parcheggi, ndr) – ha aggiunto però Pecunia – non è stata nemmeno riunita l’assemblea dei soci, per cui le dimissioni degli amministratori non hanno efficacia”.

Ma la richiesta di sospensiva viene bocciata dalla maggioranza, mentre passano gli indirizzi strategici delle partecipate, che l’amministrazione Peracchini riprende da quelli del 2007 della prima giunta Federici.

Benzina sul fuoco. Le accuse reciproche non si fermano: “Lei, sindaco, utilizza la retorica del cambiamento, ma di fatto il suo primo atto si richiama alla prima repubblica”, attacca Luca Erba dal PD. Al curaro la replica di Fabio Cenerini: “Avete lottizzato la città per quarant’anni, e ora fate i moralizzatori! State facendo il processo alle intenzioni, visto che non sono ancora state prese decisioni. A proposito di poltronifici, vogliamo parlare di quello che avete fatto in Acam?”.

“Affrontiamo questo primo consiglio dopo la proclamazione con una sensazione di amarezza – ha fatto notare Guido Melley – Questo è un approccio sbagliato nel metodo e nel merito. Mi sarei aspettato un approccio di netta discontinuità con il passato, vista la campagna elettorale di Peracchini, a cui sono legato da un sentimento di affetto. Invece mi pare che neanche tanto sottotraccia ci sia soltanto un tema di poltrone. In questa delibera poi non si parla della vera vita di queste società. Ad esempio, il percorso di fusione tra Atc Mobilità e Parcheggi e Atc Spa verrà portato avanti dall’amministrazione oppure no?”.

Non si fa attendere la risposta di Maria Grazia Frijia di Fratelli d’Italia: “Questa delibera ha un senso proprio perché quando sono stati scelti i precedenti amministratori non sono stati applicati i criteri di meritocrazia, ma di partitocrazia. Lei caro Melley, quando era stato nominato presidente di Spezia Risorse, era stato scelto per criteri meritocratici o partitocratici? Io penso la seconda”.

Se Donatella Del Turco fa notare che “per il Movimento 5 Stelle la trasparenza è fondamentale, auspichiamo un sistema completamente diverso dal precedente”, l’ex candidato sindaco del centrosinistra Paolo Manfredini sottolinea come “la pubblica amministrazione ha avuto un grande sviluppo dal 2007, anche dal punto di vista della trasparenza, non sta nel vuoto pneumatico ma nel vivere civile”.
“Quando si fanno propri i criteri votati dal consiglio comunale il 30 luglio 2007 – ha osservato Lorenzo Forcieri – non si può parlare di cambiamento: siamo in totale continuità. Vi hanno votato per cambiare, e voi alla prima occasione venite meno a questo impegno. Parlare di indirizzi strategici con quelle cose scritte in delibera lo trovo un parolone. Sono solo alcune cose da fare, alcune anche in contraddizione con le idee della maggioranza”.

Durissima la risposta di Peracchini, che decide di non stare in silenzio davanti alle accuse dell’opposizione e rinfaccia alla giunta Federici un’ultima infornata di nomine poco prima della batosta elettorale: “Non accetto lezioni morali dai maestri di retorica. A poche ore dal primo turno sono state fatte decine di nomine dalla maggioranza precedente. In Acam erano tutti bravi, ma sono stati fatti più di 500 milioni di euro di debito. A Spezia Risorse invece ci sono contenziosi per milioni. Atc ha comprato bus vecchi di 10 anni, che non mandavamo nemmeno in Africa. Permettete che chi vince le elezioni voglia andare a controllare se quello che è stato raccontato sulle partecipate è vero? Le dimissioni degli amministratori erano semplicemente atti dovuti”.

Come inizio non c’è male. Appuntamento a settembre, dopo la pausa estiva.

 

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