"La situazione di Cassana è insostenibile – dichiara il consigliere regionale del Carroccio Stefania Pucciarelli – e ho potuto accertarmene io stessa recandomi sul posto alcune settimane fa e incontrando la popolazione. Parliamo di una piccola frazione dove i finti profughi sono in numero superiore rispetto ai cittadini italiani, che hanno pressoché tutti un’età avanzata, e sulla struttura adibita a centro di accoglienza insiste persino una frana. So che c’è stato un cambio di gestione, ma ho l’impressione che in fin dei conti non sia cambiato nulla.
Il nostro responsabile locale Filippo Ivani non si sta esponendo in prima persona per protagonismo, come alcune malelingue vorrebbero insinuare, ma sta facendo valere un’istanza sacrosanta: il lavoro deve essere sempre retribuito, altrimenti si tratta di sfruttamento. E se c’è da far lavorare in maniera retribuita qualcuno nel nostro Paese, deve essere un italiano in difficoltà, non un finto profugo.
Il territorio di Cassana e Borghetto è troppo fragile per ospitare i richiedenti asilo, soprattutto se la loro accoglienza è gestita con il solo scopo di incrementare un business altamente redditizio. La Prefettura, anziché fare orecchie da mercante al riguardo, dovrebbe intervenire e distribuire altrove i migranti ora presenti nel centro di accoglienza di Cassana. Sotto questo punto di vista mi auguro che assieme alla Lega Nord anche il Comune di Borghetto agisca per ottenere dal Prefetto l’allontanamento dei profughi entro fine agosto, come è stato annunciato alcuni giorni addietro".
"In tutto questo - prosegue Pucciarelli - fa sorridere vedere l’opposizione di sinistra in Consiglio Comunale attacare sia la Lega che il Sindaco, come se l’invasione ed il business-immigrati dipendessero dalla nostra azione politica e non dalle scelte sciagurate del PD. Le loro affermazioni si commentano da sole. Purtroppo spesso accade che i Sindaci vengono bypassati dalle Prefetture, ritrovandosi dall'oggi al domani a dover fare i conti con privati che mettono a disposizione alloggi di proprietà per lucrare sull'accoglienza. Ritengo necessario che ogni primo cittadino si opponga in qualsiasi modo all'invasione del suo paese, tutelando così i propri concittadini".