A seguito della riunione convocata in urgenza il 29 giugno scorso, è emerso come la posizione dell’Amministrazione, da sempre contraria all’accoglienza dei profughi per mancanza di strutture adeguate, sia stata confermata anche dalla popolazione.
Se da un lato quindi riamane necessario gestire i migranti, ormai presenti sul nostro territorio, così da evitare che essi diventino un problema, dall’altro non si deve fermare la lotta contro un Governo che impone un sistema di gestione dei profughi disumano ed alienante. Le Prefetture sono diventate centri di smistamento e i sindaci sono l’ultimo recapito di un’accoglienza disorganizzata ed improvvisata.
Porteremo a breve in Consiglio comunale un Ordine del Giorno contro il Governo e contro questo sistema di gestione che a nostro avviso viola la dignità dell’Uomo e la Costituzione stessa, portando ad esempio l’esperienza che stiamo vivendo si capisce perfettamente che non c’è riguardo alla dignità umana ma solo alle quantità di uomini da gestire.
Ovviamente anche in questo caso l’opposizione ha perso l’ennesima occasione per dimostrare quanto meno un minimo di astuzia politica. Hanno saputo solo attaccare il Sindaco colpevole di non aver accolto i profughi prima!!! Sostengono che ci siano strutture e spazi idonei, senza capire che se ne avessimo accolti nei mesi scorsi adesso ne avremo aggiunti altri sei nella struttura individuata dalla Prefettura in paese. Sono talmente approssimativi che addirittura hanno tentato di dare la colpa dell’arrivo al Sindaco, reo di non essersi organizzato per tempo per l’accoglienza.
Anche in risposte alle farneticazioni del PD amegliese, figlio dei risultati politici e dei successi che il Governo sta mettendo in campo e che a livello locale e regionale vede cadere roccheforti quali Genova e La Spezia, sostengo con forza il nostro rifiuto a questa logica impositiva dell’accoglienza. Per dimostrare quanto siano poi false certe dichiarazioni degli esponenti del PD locale, valga la nostra disponibilità fin dal mese di marzo scorso a lavorare ad un progetto SPRAR con Luni e Castelnuovo. Le elezioni a Luni sicuramente hanno rallentato il lavoro e con il nuovo Sindaco non ci siamo ancora visti, ma con certezza, anche alla luce di questo improvviso arrivo di migranti dovremmo tornare a mettere mano ad un sistema di gestione coordinato per trovare le strutture che sul nostro territorio non sono presenti.
Alle forze politiche in campo (sia dentro sia fuori dal Consiglio comunale) dico che continuerò a rifiutare imposizioni da parte della Prefettura per mancanza di spazi e di persone idonee a supportare i migranti e chiedo che mantengano alta la protesta contro il Governo e che si affianchino alla mia battaglia che passerà attraverso il Consiglio comunale e i canali istituzionali. Dall’altra parte il mio impegno personale e quotidiano sarà volto a garantire la sicurezza della comunità.