"E’ chiaro che siamo come UIL nell’intento di rendere di dominio pubblico le difficoltà lavorative nelle quali versano i 44 dipendenti di Italy Emergenza, Cooperativa Sociale alla quale è affidato il trasporto nei nosocomi spezzini, di fatto in scadenza il prossimo 31 ottobre - affermano i rappresentanti della UIL - Lo abbiamo fatto in tempi non sospetti, non facendo alcuna scelta di campo, né politica, tanto meno imprenditoriale, ma di sola salvaguardia lavorativa; è proprio su questo che vorremmo riportare l’attenzione.
In questi giorni infatti abbiamo sentito e letto di tutto, fino a paventate opzioni di possibili assorbimenti di una sola parte dei 44 lavoratori da parte di nuovi eventuali aggiudicatari del servizio, come pure possibili ridimensionamenti salariali di stipendi aggiungiamo noi, vicini già alla soglia di povertà, che dovrebbe garantire una soluzione per il mantenimento del posto di lavoro.
Insomma sconti per tutti ma non per quelle 44 famiglie che ormai da 1 anno lavorano con la morte nel cuore.
Noi non ci stiamo.
Nessuno si deve perdere per strada, nessuno deve vedersi ridurre lo stipendio.
Apprezziamo gli sforzi che ASL e Istituzioni cercano di portare avanti, sappiamo di incontri che si susseguono e che ci rimandano un segnale di coinvolgimento che fortemente abbiamo auspicato.
A loro chiediamo di continuare l’impegno perché questa forza lavoro non vada perduta, ma semmai implementata".
Infine un accenno sulla polemica che in questi giorni alimenta il dibattito spezzino sulla carenza dei posti letto nella nostra ASL.
"E’ vero è stato - dice Maggiani - da sempre il tallone d’Achille del nostro territorio, ma sebbene il problema sia reale è altrettanto vero che leggiamo positivamente ed apprezziamo l’inversione di tendenza che comunque l’ASL 5 Spezzino sulla spinta della Regione cerca di attuare.
E’ altrettanto vera l’atavica carenza di personale ma il sapere che l’11 luglio si espleterà il primo passaggio del concorso pubblico per Infermieri Professionali fa ben sperare, non fosse altro per il fatto che in provincia non si ricorda un concorso pubblico da decenni con questa consistenza di deroghe".