La giunta ligure si è impegna a far sì che gli ospedali siano nuovamente dotati di un presidio permanente, attraverso un programma interforze con i vari corpi dello Stato e degli enti locali. 2 le funzioni principali: avviare indagini immediate o raccogliere notizie di reato da pazienti giunti al pronto soccorso perché oggetto di presunti atti criminosi; agire da deterrente o intervenire a fronte di aggressioni nei confronti del personale sanitario.
"Questo è un concetto alto di sicurezza: una proposta che guarda in particolare a chi vive una condizione di disagio sul luogo di lavoro e, al contempo, a quelle persone, vittime di violenza, che si trovano in stato di maggiore fragilità. Certo non si tratta di una demagogica caccia alle streghe: impossibile, infatti, incrementare la sicurezza del nostro territorio se non si parte dalla qualità dei servizi essenziali al cittadino – dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra / Liberamente Liguria Gianni Pastorino, estensore e promotore del provvedimento - Negli ultimi anni le forze dell’ordine si sono allontanate dagli ospedali, loro malgrado: ciò è avvenuto per varie ragioni, imputabili soprattutto alle carenze di organico, ma nel frattempo la situazione dei pronto soccorso peggiorava e ora le difficoltà sono oggettive".
"Ci sono reati come la violenza sulle donne o sui minori, percosse, violenza domestica, in cui gli accertamenti della polizia nei reparti di emergenza possono costituire una svolta immediata nelle indagini. O anche in caso di ricoveri dovuti a incidenti sul lavoro, soprattutto qualora si tratti di lavoro sommerso, in nero. E poi c’è il reato di omicidio stradale, su cui è bene avviare una seria riflessione; pensiero condiviso anche dall’assessore Viale – evidenzia Pastorino - Ma il contributo della pubblica sicurezza è oltremodo necessario se si pensa anche alle enormi difficoltà in cui versano i pronto soccorso, nonostante il grande sforzo profuso dagli operatori sanitari. Luoghi in cui si assiepano decine di persone, in totale promiscuità e in presenza di casi di abuso di alcool o stupefacenti: qui gli agenti potrebbero rappresentare un supporto per il personale sanitario, anche a tutela della loro incolumità fisica".
"Un progetto del genere non si realizza dall’oggi al domani. Però partiamo da una certezza: è stata posata la prima pietra. Sappiamo si tratterà di un processo lungo e articolato, che richiederà la cooperazione di tutte le forze dell’ordine. Ma sappiamo anche che sarà accolto positivamente dalla cittadinanza – conclude Pastorino - In proposito, come Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, concordiamo con le organizzazioni sindacali di PS che hanno promosso una raccolta-firme per lo stesso obiettivo; peraltro ciò conferma che possiamo contare sullo spirito collaborativo di una parte consistente della Polizia".