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Frasi discriminatorie, Pastorino e Battistini: "La maggioranza censura Alessandro ma sorvola su De Paoli" In evidenza

I consiglieri regionali di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria commentano quanto avvenuto oggi in aula.

«La Lega perde l’ennesima occasione per censurare frasi e comportamenti discriminatori contro gli omosessuali – dichiarano i consiglieri regionali di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e Francesco Battistini - Il centrodestra applica due pesi e due misure: tutto bene se chi discrimina è un membro della propria coalizione; si solleva invece la ferma condanna se a discriminare è qualcun altro. Con questa mossa il centrodestra non ha voluto irritare De Paoli, per non mettere a rischio la risicata maggioranza».

Il caso scoppia nella seduta odierna del consiglio regionale, quando proprio De Paoli presenta un OdG in cui si stigmatizzavano le dichiarazioni sull’olocausto rilasciate dal presidente del Parco. Atto condiviso, ma immediatamente affiancato da un secondo OdG, stavolta delle opposizioni, in cui si chiedeva imparzialità, quindi anche la censura delle presunte frasi omofobe del consigliere leghista. In quest’ultimo caso, però, la maggioranza compatta vota contro e respinge il provvedimento.

«In aula noi abbiamo sentito forte il dovere di condannare le parole del presidente del Parco; ma ugualmente abbiamo richiesto che si stigmatizzasse il comportamento di De Paoli, come raccontato dai verbali di quella commissione – sottolinea Battistini - È il centrodestra ad aver suggerito esplicitamente questo parallelismo, a maggior ragione ci saremmo aspettati un comportamento coerente: per questo ho proposto un emendamento, poi trasformato nel secondo OdG, che condannasse in egual misura entrambi i fatti. Ma in questo caso il centrodestra ha mostrato palesemente la sua doppia morale».

«Sgombriamo il campo da qualsiasi dubbio: noi, come Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria rifiutiamo qualsiasi forma di discriminazione, sia essa di razza, di orientamento sessuale, religioso o politico, a prescindere da chi la pronunci. E condanniamo chiunque esprima idee di questo tipo – commenta Battistini - Per questo abbiamo votato a favore di entrambi gli OdG, a differenza del centrodestra e del MoVimento 5 Stelle. A nostro parere la vera intenzione dell’OdG leghista era suggerire un messaggio autoassolutorio: colpire qualcun altro per sviare l’attenzione da sé. A questa triste vicenda si aggiunge che il centrodestra, attraverso l’Assessore Cavo, ha negato il patrocinio al Gay Pride di sabato 1 luglio: tutto questo la dice lunga sulle idee retrograde di questa giunta che manda il gonfalone al family day e apre sportelli antigender, ma si dissocia dagli omosessuali».

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