"Caro Matteo, accolgo senza alcun problema la tua richiesta rivolta ai candidati sindaci in merito al 'codice' degli appalti della pubblica amministrazione, anche perché, sebbene nella situazione concitata della campagna elettorale alcuni temi possono non imporsi con la giusta attenzione mediatica, questo è stato uno dei punti qualificanti fin dalla costruzione del mio programma elettorale, prima ancora che della campagna vera e propria.
Colgo però l'occasione per dire che l'importanza del tema non consiste solo nell'affermazione generalista contro gli appalti al massimo ribasso, che pure da Sindaco combatterò, ma riguarda anche la tutela della dignità del lavoro, dell'utenza e quindi di tutti i cittadini.
Se è fondamentale che venga tutelata la dignità normativa e salariale delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti, è altrettanto evidente che queste lavoratrici e lavoratori gestiscono pezzi importanti di servizio pubblico, come diffusamente avviene attraverso il lavoro fondamentale e prezioso della cooperazione sociale. Dobbiamo partire pertanto, prima di ogni dettaglio concreto, dal ribaltare completamente la logica utilizzata spesso fino ad oggi e considerare queste lavoratrici e lavoratori un fondamentale patrimonio pubblico da tutelare e valorizzare.
Mi permetto, in conclusione, di aggiungere che questo credo sia un tema che sta a cuore a tutte le Organizzazioni Sindacali e non solamente alla CGIL, pertanto mi impegno pubblicamente a incontrarvi appena eletto, per avviare un percorso che sono certo vorrete condurre unitariamente.
Per quanto concerne il mio avversario politico, la mia onestà intellettuale mi impone di non rispondere a nome e per conto d'altri, spero solamente che non metta nuovamente da parte la sua storia sindacale, come ha fatto stando in silenzio dinnanzi alle inaccettabili accuse rivolte da Salvini al Sindacato".