"Cinque assessori civici su nove sono una presa in giro. Un'altra occasione persa da Manfredini e dai notabili del Pd" - così Guido Melley, che continua - "La proposta di Manfredini si configura come un'operazione di maquillage. Si identificano cinque personalità civiche e si lasciano quattro posti liberi per fare rientrare dalla finestra i nominati in quota correnti Pd. Inoltre le deleghe principali come lavori pubblici, urbanistica, turismo, attività produttive, pubblica istruzione, welfare, ambiente e mobilità non sono state assegnante, evidentemente riservate ad assessori "politici"."
Continua Melley: "Altro che discontinuità, è il ritorno delle vecchie logiche. Proprio quello che ha causato la solenne bocciatura al primo turno. Ma evidentemente al Pd piace perseverare. Di fronte ad una proposta di respiro come la nostra, una giunta interamente composta da personalità civiche e libera da ogni logica di bilancini, formulata senza chiedere apparentamenti e incarichi in cambio, ci aspettavamo da Manfredini uno scatto di coraggio e autonomia, non un compromesso al ribasso".
Conclude Melley: "In nome di equilibri interni, di accordi di spartizione di poltrone, si rischia di consegnare la città al centro destra. Se ne assumano la responsabilità di fronte ai cittadini. Da parte nostra c'è molto rammarico, ma, a questo punto, i nostri elettori e simpatizzanti decideranno in piena libertà cosa fare domenica al ballottaggio".