L'evento è stato introdotto da un Dj set. Alle 21:30 Guido Melley si presentato sul palco accompagnato da Caterina Truppa, Arianna Salvatori e Giada Maranca, rispettivamente candidate delle liste civiche Noi Giovani per Guido Melley Sindaco, Noi Sinistra per Guido Melley Sindaco e C'è Spezia per Guido Melley Sindaco.
Dopo gli appassionati e applauditi interventi delle ragazze, ha preso la parola Guido Melley: “E' stata una campagna elettorale intensa, in mezzo alla gente, nei quartieri ho riscoperto la mia città, i suoi abitanti. Ho ascoltato le persone. Giovani e anziani, uomini e donne. Molti loro sono sfiduciati, ma ci sono anche tanti pieni di speranza. Ho colto la distanza tra l'Amministrazione e i cittadini. Da sindaco, ogni giorno trascorrerò un'ora in un diverso quartiere, salvo impegni istituzionali inderogabili. Abbatteremo i muri, la distanza tra palazzo e persone, tra centro e periferia”.
Molti i passaggi significativi del discorso di Melley: “Durante tutta la campagna noi abbiamo ascoltato: ed anche in questo siamo starti diversi. Invece, abbiamo sentito dai nostri competitor ogni sorta di promessa: molte irrealizzabili, una presa in giro per gli elettori. Ci vogliono serietà e misura. Noi non abbiamo fatto promesse: abbiamo ascoltato i problemi e preso l'impegno di risolverli, coinvolgendo i cittadini in processi di partecipazione attiva e dal basso. Noi abbiamo parlato con i cittadini; con le associazioni di categoria e professionali; con i sindacati. Da tutti è emerso un grande desiderio di cambiamento, di aria nuova pulita. Di buona amministrazione, attenta all'interesse comune. Ed è esattamente quello che siamo tutti noi; aria fresca, pulita”.
Netto il giudizio sui competitor diretti: “Manfredini e Peracchini per me pari sono. Votare Manfredini significa votare Mori, la Paita, Tartarini. È la perfetta continuità con Federici. Gli spezzini sono stufi di incompetenza ed arroganza, della logica "o con me o contro di me", delle guerre tra correnti di partito, tra istituzioni. C'è bisogno di qualità e competenza. Di unire, non di dividere. Peracchini è l'ostaggio della destra. Una coalizione unita solo dalla sete di potere, il cui azionista di maggioranza sarà la Lega. Ma vi immaginate assessori leghisti che ringhiano dalla mattina alla sera contro gli immigrati? Altro che cambiamento, è il vecchio del vecchio”.
Significativo il passaggio sul proseguo della competizione elettorale: “Noi siamo gli unici in grado di vincere con il centrodestra al ballottaggio; chi vuole un centro sinistra rinnovato, moderno, serio e riformista deve votare noi. Il vero voto utile siamo noi.”
Durante il suo intervento, Guido Melley ha anche delineato la sua visione di città: “una comunità complessa, variegata, accogliente, allargata e solidale, in cui convivono sensibilità, idee e proposte diverse. La città del lavoro e dell’impresa più innovativa; la città dei diritti sociali, della responsabilità e della equità; la città in cui non esistono più barriere e divisioni tra il centro storico e periferie; in cui la tradizione culturale convive con l’innovazione, l’apertura mentale, la sfida della modernità. Una città moderna e consapevole della sua storia, quella delle lotte del lavoro, della Resistenza, di Exodus, della stagione delle grandi industrie; ma capace di rifondarsi e di cambiare, di comprendere nuovi paradigmi e linguaggi, di tendere al futuro. Una città veramente europea, di respiro internazionale. La città della bellezza, del decoro, del rispetto e della tutela del paesaggio e dell’ambiente; la città dei giovani e degli anziani; la città dei bambini; delle opportunità individuali e dei grandi progetti comuni; una città governata da una classe dirigente selezionata in base all’esperienza, alla qualità, alla capacità. Una classe dirigente votata allo spirito civico, all’impegno, alla tensione verso il Bene Comune.”
Un discorso molto sentito dalla platea, interrotto da lunghi applausi, e che si è concluso con il ringraziamento finale alla famiglia, al team di comunicazione ed operativo, ai volontari, agli alleati politici; ed a tutte le candidate e candidati delle tre liste, definiti “persone straordinarie e per bene, persone libere e positive, coraggiose e generose. Persone gentili”.