Apertura del candidato sindaco Peracchini che introduce alcuni temi di discussione sull'argomento: “Sino ad oggi abbiamo vissuto di riflesso, come città di collegamento verso le Cinque Terre prima e come punto di snodo per i crocieristi negli ultimi anni. Sono però tipi di flussi che non lasciano ricchezza; dobbiamo cambiare questo trend, dobbiamo convincere i turisti in transito a rimanere nella nostra città e acquistare pacchetti vacanze.
Per fare questo dobbiamo lavorare anche sulla città stessa, sul decoro e sulla creazione di percorsi turistici culturali, in modo da far conoscere meglio La Spezia.
Abbiamo bisogno anche di infrastrutture, come ad esempio un albergo di lusso, e grazie ai fondi straordinari della Regione faremo cambiare in modo epocale la città”.
L'ex Presidente della Camera di Commercio della Spezia, Gianfranco Bianchi, fondatore dell'omonima lista a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, afferma: “Mi occupo del settore turismo e posso confermare tutto quello che ha detto Peracchini. Viviamo di luce riflessa, ma questi flussi sono transitori e, soprattutto, non sono certi. Sarebbe meglio scremare i crocieristi perché il territorio non permette di lavorare con masse critiche: meglio un turista di nicchia.
Ho fatto un giro sul sito di Expedia, ma per La Spezia si trova da dormire e nulla più, ci sono soltanto pacchetti per le Cinque Terre e per Porto Venere.
Abbiamo avuto in passato responsabili del turismo, sia a livello regionale che comunale, che non erano degli esperti del settore e poi un'altra cosa: non si capisce bene come vengano investiti i fondi delle tasse di soggiorno, che sono oltre mezzo milione di euro”.
Proprio a questo si ricollega Giannecchini: “Bianchi ha ragione, occorre trovare dei manager che si occupino del turismo e non dei politici di turno senza competenze. La ricettività è aumentata grazie agli affittacamere e ai B&B, non certo per gli alberghi che sono rimasti sempre gli stessi. Ho conosciuto imprenditori molto capaci nel mondo degli affittacamere, imprenditori che da soli portano molti turisti e gestiscono bene il loro business. Per il futuro dobbiamo investire sul mercato luxory e l'esempio del Grand Hotel Portovenere lo dimostra. Il mercato delle Cinque Terre è saturo, dobbiamo essere pronti a dare un'alternativa ai turisti. Servono proposte e pacchetti concreti e servono infrastrutture e trasporti efficienti, è necessario rinforzare il trasporto su mare per spostarsi velocemente nel golfo. E poi Spezia deve promuovere se stessa: non abbiamo mai partecipato come città alle fiere più importanti proponendo la città stessa come prodotto turistico”.
Sull'importanza della conoscenza del settore pone l'accento anche Maria Grazia Frijia, attuale consigliere comunale di opposizione e candidata nella lista “Giovanni Toti per Peracchini”: "In consiglio comunale ho assistito a situazioni tragicomiche, come le cartine della città sbagliate. La Spezia prima di parlare di turismo, comunque, ha bisogno di cose concrete: decoro pulizia e sicurezza”.
Fabiola Lorusso, anch'essa candidata della lista “Giovanni Toti per Peracchini”, introduce un altro ambito cui il turismo spezzino potrebbe puntare: “Il Montagna e la piscina Mori sono due strutture fantastiche, che potrebbero ospitare manifestazioni internazionali. Ci deve essere però il riscontro da parte delle strutture ricettive, la disponibilità di strutture e posti letto".
Chiusura affidata al Direttore Generale dell'Agenzia per il Turismo "In Liguria" Carlo Fidanza: "E' necessario cambiare perché quello che è stato fatto sino ad oggi non è stato sufficiente nè armonico.
Le scelte delle deleghe sono strategiche per la comunità, non si possono dare a caso e spesso se ne pagano le conseguenze.
Innovativa l'introduzione della figura del Parco del turismo creato dalla regione Liguria per favorire un collante nel territorio tra le varie istituzioni".
