Il modo di governare la cosa pubblica di centrodestra e centrosinistra lo abbiamo conosciuto. A Spezia negli ultimi 10 anni di "era Federici", in regione durante il "regno" di Biasotti prima e Burlando poi e da ultimo nel drammatico biennio a trazione Toti-Lega. Uno sguardo cortissimo, la tendenza ad amministrare l'esistente per crearsi solide reti di consenso (e, talvolta, ahinoi, potere) Salvo rari casi, come Spezia 20-20 che per noi è un modello di buona politica da seguire. È ora di cambiare approccio!
Dobbiamo imparare a programmare e progettare per corrispondere a fabbisogni.
La prima fase deve partire da un'indagine sui fabbisogni per essere concreta e realistica.
Individuare, quindi, i fabbisogni e porli in priorità é un compito fondamentale che va condiviso con le comunità locali. In questo ascolto, partecipazione e proposta sono fattori essenziali.
Nel frattempo occorre avere una panoramica il più possibile completa delle opportunità, senza fermarsi ai fondi UE regionali,ma spaziando sui fondi diretti della UE ai bandi delle fondazioni bancarie, cercando di costituire in modo trasparente e legittimo partenariati pubblico privati, senza trascurare gli atti di sussidiarietà.
Occorre progettare per essere pronti allorquando escono i bandi. La lettura attenta (anche maniacale) dei bandi aiuterà a centrare meglio l'obiettivo del finanziamento.
A titolo esemplificativo, per il comune, la riqualificazione urbana (POR FESR), la tecnologia applicata (Horizon 2020 e Smart city) i rapporti città porto, la logistica. l'invecchiamento attivo, l'assistenza medica in remoto, la formazione al lavoro e l'avvio di nuove imprese (POR FSE) sembrano corrispondere alla soluzione di fabbisogni occupazionali, sociali e urbani.
Senza dimenticare la necessità i cooperazione con città di altri paesi e mettendo al centro il territorio della provincia di cui il comune è capoluogo: ambiente, agricoltura, difesa del territorio (PSR) turismo sostenibile, itinerari (FESR cooperazione).
Abbiamo in mano enormi opportunità e autentiche leve di sviluppo locale.
Per fare sì che questo diventi realtà Serve però una svolta rispetto alla politica miope di questi anni.