"Lo scopo della nostra lista è quello di cambiare, dopo 46 anni ininterrotti, l’amministrazione di questa città i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e trovo persino superfluo ribadirli: farlo mi porterebbe via ben oltre il tempo a nostra disposizione ed è un impegno che lascio all’amico Pierluigi Peracchini impegnato quotidianamente nei suoi giri a contatto con i cittadini": esordisce così Gianfranco Bianchi, ideatore dell'omonima lista, all'incontro che si è svolto ieri all'NH Hotel, dedicato ad ambiente e territorio.
"Noi siamo una lista di proposta - sottolinea Bianchi - e non potrebbe essere diversamente vista la concretezza che mi contraddistingue: la darsena di Pagliari, SpeziaExpò e l'Europark sono solo alcuni esempi.
Il nostro programma, pubblicato integralmente sul sito, è fatto di punti concreti, tutte cose realizzabili e con un impatto positivo sul tessuto socio economico della nostra città.
La mia recente esperienza alla presidenza della Camera di Commercio della Spezia e da più tempo della Confcommercio mi hanno permesso di conoscere e fondo il sistema pubblico ed economico locale e credo che questo bagaglio di esperienze e di vissuto sia una solida base per dare alla nostra città quel contributo che avvii “una vocazione all’innovazione“ che ad oggi in gran parte manca".
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Poi il focus passa sulla tematica della giornata, ovvero l'ambiente: "Parlando di vocazione il tema specifico di oggi richiama un titolo appropriato: dalla manutenzione del territorio all’idea che Spezia debba essere città pilota della mobilità elettrica. Partiamo dall’affermare che non vi possano esserci società ed economie sane in ambienti malati.
Non possiamo quindi parlare di potenzialità ignorando la realtà, quella che ci fa ricordare come La Spezia abbia diversi punti critici a livello ambientale e presto le aree Enel che saranno anch’esse da bonificare dopo la dismissione della centrale, giungendo agli scarichi fognari a mare e al golfo stesso. Di fronte a questo scenario viene da pensare di dover fare una scelta tra una politica di manutenzione del territorio e della città ed una politica di sviluppo. La risposta è che non si è obbligati a scegliere perchè le due strade sono due facce di una stessa medaglia. Questo ci viene imposto dalla scelta di un futuro a prevalenza terziario-turistico della nostra economia alla quale si affianca la filiera della blu-economy gia in fase di avanzata realizzazione".
L'ex Presidente della Camera di Commercio spiega a questo punto il progetto di mobilità elettrica: "La concomitanza della chisura della centrale Enel (2021) con il lavoro avviato con la SEN (strategia energetica nazionale) pone La Spezia nelle condizioni di poter lanciare la proposta di città pilota per la mobilità elettrica, che è ormai chiaramente la prospettiva in tutto il mondo.
Oggi è necessario:
- sviluppare ed incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili,
- definire un piano della mobilità elettrica ripensando tutto il modello dei trasporti urbani, in modo integrato con lo sviluppo delle tecnologie digitali e con i sitemi di accumulo dell’energia rinnovabile,
- adeguare le infrastrutture e le reti permettendo alla produzione ed autoproduzione elettrica rinnovabile di partecipare pienamente al mercato elettrico,
- incrementare l’efficienza energetica nella produzione e negli usi finali, anche promuovendo lo sviluppo del’uso del vettore elettrico nella mobilità e nelle abitazioni.
- sviluppare la ricerca di base e applicata a partire da quella pubblica".
"Qualcuno mi prenderà per pazzo - ironizza Bianchi - a parlare di questo mentre la città richiede ben altre attenzioni quotidiane. Ma il 2021 non è poi cosi lontano ed il combinato disposto della chiusura della centrale Enel e dell'avvio della SEN ci poretrà, una volta eletti, a proporre ad Enel ed Eni di avviare un processo che veda Spezia caso pilota e che generi significativi risultati sulla green-economy. I colori della nostra lista, del resto, non sono casuali. Enel ed eni potranno dare alla città quel risarcimento che ci spetta da molto tempo.
Questo va fatto subito: ricordiamoci che il tempo, presi dai problemi quotidiani ed urgent, ,trascorre in fretta e che vi sono processi che possono essere avviati da subito, anzi debbono essere avviati da subito. Ad esempio la revisione della viabilià e della sosta, il funzionamento delle ztl a fasce orarie, la creazione di nuove aree di sosta, la premialità ai mezzi privati ibridi ed elettrici, l’utilizzo dei filobus nella tratte urbane al pari di mini bus elettrici all’interno del centro storico, l’avvio del car sharing nei parcheggi d’interscambio e dalla stazione, e molte altre innovazioni possibili"
Bianchi chiude con una citazione: "Il Presidente Kennedy nel 1961 disse di voler andare sulla luna!! e lo fece, e quindi noi di cosa abbiamo paura?"
