"Leggendo l’annuncio della progettazione per Via dell’Amore, ho riscontrato tante gravi scorrettezze da parte della Regione Liguria.
Anzitutto, mi domando come il governatore Giovanni Toti non abbia pensato di coinvolgere il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Proprio dalla sua spinta, e quindi del Governo, e dopo un lungo pressing del sottoscritto e di Raffaella Paita, era arrivato in autunno un robusto finanziamento di 3 milioni, mettendo finalmente in moto la macchina delle opere per la riapertura del sentiero.
Il comportamento della Regione è ancora più imperdonabile per la scelta della Spezia come sede di presentazione del bando. Mi meraviglia che non sia avvenuta a Riomaggiore, che non siano stati inviati i rappresentanti dei Comuni delle Cinque Terre e del Parco Nazionale e che non ci fosse ombra del Ministero.
La spiegazione bella e buona è questa: Toti ha fatto di testa propria, dando l’annuncio per Via dell’Amore, comune di Riomaggiore, direttamente in città, guarda caso dove fra dieci giorni i cittadini saranno chiamati al voto e la campagna elettorale è entrata nella sua fase decisiva.
Poi ancora, non posso tralasciare una circostanza che aggrava oggi il carico della Regione: il ritardo madornale. Già in autunno, il ministro Galletti aveva dato disposizione del finanziamento per Via dell’Amore, mentre soltanto in questi giorni è arrivato l’incarico a Ire per l’avvio della gara. Senza contare che la società in house regionale dovrà soltanto individuare i progettisti. Risultato: cinque mesi per fare tutto questo, rimandando alle calende greche l’inizio del cantiere.
Penso infine che il governatore debba ora riparare a parecchi errori. Per le opere sul sentiero più bello del mondo, magari avrebbe dovuto individuare i criteri per la progettazione grazie a un tavolo istituzionale, presenti come minimo Comune e Parco. Invece ha preferito una conferenza stampa presenti il consigliere Andrea Costa noto sostenitore dei parchi e i suoi fidi assessori Giacomo Giampedrone e Giovanni Berrino, assente (sic!) l’assessore ai parchi Stefano Mai.
Le domande che pongo sono certo non avranno alcuna risposta. Me ne farò una ragione. Ma Toti non deve permettersi di sottovalutare l’impegno di mesi e mesi per la riapertura della Via dell’Amore. Tantomeno deve servirsi a fini politici di un progetto per le Cinque Terre per fare campagna elettorale alla Spezia. Una cosa del genere non si era mai vista. È una vera indecenza!
Questo modo di agire getta un’ombra di sospetto sulle reali intenzioni della Regione: quello di coinvolgere i privati nelle opere. Il rischio di speculazioni è dietro l’angolo. Farò presente una situazione del genere al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al quale chiederò una relazione dettagliata sull’impostazione dei lavori".
Senatore Massimo Caleo, vicepresidente Commissione Ambiente