"Abbiamo appreso ora di un dialogo sulla pagina ufficiale di Facebook tra un sostenitore e il presidente della regione Toti che, se confermato, rappresenterebbe un fatto sconcertante e di gravità inaudita. Che il presidente della Regione non contesti immediatamente al suo interlocutore la definizione “bestie straniere” è un fatto politico agghiacciante, che merita una rigorosa censura – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino -. Come giustifica Toti di essere stato accanto a Papa Francesco in questi giorni per poi avvallare un discorso del genere? Sarebbe questo il presupposto che ha ispirato la legge sull’edilizia popolare, approvata ieri dal centrodestra?".
"Toti a questa indecenza sembrerebbe pure rispondere non con una censura, bensì con una promessa da campagna elettorale per le prossime politiche: “appena andiamo al governo”. Questo fatto, se fosse confermato, sarebbe gravissimo. Altro che crocefisso in aula e valori cristiani che tanto dice di voler difendere, ma che evidentemente non sa neppure dove stiano di casa – dichiara il consigliere Francesco Battistini - Sabato a pregare sotto il palco del Papa e oggi ad avallare quanto di più becero e razzista possa esistere. Le scuse di Toti non ci interessano: vogliamo da lui una ferma condanna".