Di cosa si occupa come architetto?
Da anni sono consulente per gli Enti Pubblici e Privati nell'ambito di progetti culturali, territoriali e turistici, ma ho anche avuto l’onore, nel 2012, di vedere un mio progetto presentato alla Biennale di Architettura di Venezia, nel Padiglione Italia: “La Casa Sensoriale Domotica”(progetto a cavallo fra l’eco-sotenibilità e la tecnologia al servizio dell’uomo).
Ha ereditato da sua madre, Maria Grazia Beverini, il Premio internazionale di Poesia Lerici Pea. Pensa di portare avanti il suo lavoro?
Certo, ci tengo moltissimo, non solo in memoria di mia madre, ma perché ho sempre vissuto dentro questa realtà, la respiravo in casa. Quest’anno il Premio compie 63 anni e si conferma uno dei più prestigiosi a livello internazionale. Insieme agli altri tre proprietari, intendo portarlo avanti con passione e determinazione, malgrado le costanti e crescenti difficoltà a lavorare oggi per la cultura.
Non solo poesia, è la curatrice anche di un premio dedicato alle donne, una assoluta novità nel panorama italiano…
Sì, esatto. L’8 giugno a Firenze, si inaugurerà la prima edizione del premio “Il Genio delle Donne” che celebrerà ogni anno l’eccellenza femminile nelle arti, nelle scienze e nella cultura. Non esiste un premio di questo tipo in Italia, mentre credo sia molto importante per dare centralità alla donna e al suo indiscutibile valore. Quest’anno il riconoscimento andrà alla grande attrice Laura Morante e alla coraggiosa giornalista Lucia Goracci. Il Premio è la sezione fiorentina del “Premio Montale Fuori di casa” e chiunque dei miei concittadini vorrà partecipare, è il benvenuto!
Oltre all’arte, quali passioni ha?
Dico sempre che i miei veri “amori”, oltre al mio lavoro, sono gli anziani e gli animali. Amo gli anziani sin da quando, da bambina, a Tellaro adoravo sentire i racconti dei vecchi del paese: per me erano e sono le storie più belle. E amo gli animali: come il mio “cagnone” e i miei 4 gatti recuperati dalla strada…
Le famiglie da cui discende, Beverini e Del Santo, hanno un forte legame con la città e hanno espresso grandi personalità: teme il confronto?
Più che altro vorrei tenere alti i valori e la tradizione della mia famiglia, mettendomi al servizio della città, per quanto è nelle mie competenze! Ho grandi esempi dietro di me: Giulio Beverini è stato uno dei primi sindaci di Spezia, colui che ha donato il terreno su cui è stato costruito l’ospedale e ha avviato tante importanti opere urbanistiche. Un uomo morto a soli 32 anni, ma che ha lasciato un ricordo importante.
Felice Del Santo, oltre ad essere un grande pittore, è stato anche un “progettista”: ad esempio i giardini pubblici di Spezia, proprio sui quali avrei pensato ad un progetto di recupero.
Ci racconta in cosa consiste la sua idea di riqualificazione dei Giardini Pubblici?
Mi piacerebbe lanciare, come è stato fatto in altre capitali europee, una gara tra grandi aziende nel campo dell’illuminotecnica e delle tecnologie ecosostenibili, per l’illuminazione dei giardini ed il restauro del Palco della Musica. Fornendo loro una prestigiosa vetrina, avremmo il vantaggio di avere una nuova “illuminazione” dei giardini (fondamentale per la loro fruizione) a costo zero per il Comune e nuovamente un luogo dove riascoltare buona musica.
Perché ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni?
Prima di tutto per la stima che nutro verso Paolo Manfredini. Con Paolo ho lavorato alle prime due edizioni della Festa della Marineria, apprezzandone le capacità, l'onestà, la determinazione e il profondo amore per la nostra città. Ho fiducia in lui prima di tutto come “persona” che davvero crede in un futuro di partecipazione, di innovazione, di tecnologia e sviluppo per la città.