"L’iniziativa - spiega Lorusso - fa parte del programma europeo sulla “sicurezza urbana”, SME – CITY (share my european city) , finalizzato alla realizzazione di interventi volti ad aumentare la coesione sociale per contrastare i fenomeni di microcriminalità che vede il comune capofila insieme ai soggetti europei che si occupano di progetti e ricerca nel campo del sociale.
Il portierato di quartiere è una piccola realtà risolvi-problemi, dovrebbe rendere più semplice la vita delle persone; in alcune città è presente in zone del centro storico che presentano criticità dal punto di vista del decoro urbano e della sicurezza. Svolge diversi tipi di mansioni: piccoli lavori di manutenzione degli spazi comuni, attenzione particolare agli anziani, raccoglie e segnala problematiche degli abitanti, è un punto di informazione, mette in contatto bisogni e risorse.
In molti comuni italiani si sta replicando questa esperienza che simboleggia la collaborazione tra istituzioni, commercianti e cittadini e che restituisce quel senso di sicurezza riconquistata grazie alla sinergia tra questi soggetti".
"A Genova - prosegue la candidata della lista Toti - è stato finanziato da privati, il personale è stato messo a disposizione da un’associazione di amministratori di condominio ed è assolutamente gratuito, a Parigi con una cifra da cinque/dieci euro si può chiamare qualcuno per riparare una tapparella rotta, una baby sitter, comprare il pane o le medicine e stanno pensando di tenerlo aperto anche di notte: un faro contro la criminalità.
Nella nostra città abbiamo un elevato numero di anziani e i pericoli legati alle truffe sono in costante aumento, potrebbe essere un’iniziativa che il Comune potrebbe facilmente realizzare".