Tappa spezzina per il Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini, che questo pomeriggio ha preso parte all’iniziativa organizzata dal Psi e fortemente voluta dal segretario provinciale Giacomo Gianello. L’iniziativa ha avuto luogo all’Nh Hotel della Spezia, alla presenza di tanti operatori portuali e di molti rappresentanti della lista Giacobini, Laici e Socialisti per Manfredini Sindaco. Tra gli intervenuti anche Paola Sisti, Sindaca di Santo Stefano di Magra e Angelo Zubbani, Sindaco di Carrara.
A introdurre i temi, lo stesso Candidato Sindaco Paolo Manfredini: «Ci sono due grandi occasioni che il Porto offre e che non bisogna farsi sfuggire. La prima riguarda la realtà del porto crocieristico, la seconda l’aspetto più commerciale. A seguito dell’approvazione del cosiddetto Puc, che ha generato qualche perplessità in merito alla costruzione del molo crocieristico. Ci tengo subito a ribadire che, così come prevede il piano regolatore portuale, io sono favorevole a proseguire il percorso che prevede la costruzione del molo in fregio alla Calata Paita e la questione è tecnicamente facilmente superabile e risolvibile. In merito invece all’aspetto commerciale, i dubbi riguardano il trasporto delle merci, qualora questo non generi più ricchezza sul territorio e che quindi il nostro porto venga interpretato come una sorta di casello autostradale dove le merci transitano e scappano verso altri territori. La preoccupazione è proprio legata a questo tema e la riflessione che vorremmo produrre insieme al Viceministro Nencini sta proprio all’interno di questo quadro».
Ha poi preso la parola Paola Sisti, sindaca di Santo Stefano Magra: «Oggi sono qui non per sostenere le ragioni di Santo Stefano di Magra, ma per sostenere Paolo Manfredini. Oggi più che mai è indispensabile fare sinergia tra sindaci e su questo argomento più che su ogni altro. Rispetto al Porto è importante che vengano elette persone che non abbiano pregiudizi e che non combattano battaglie individuali o passate. Il porto, in passato, è stato vissuto con dolore, ma oggi non è più così e non dobbiamo tornare indietro. In futuro la nostra economia si baserà su quattro leve e una di queste è il porto. Anzi, il porto è la leva. Una qualunque attività e in modo particolare una realtà industriale, se ha un porto vicino, non può che trarne vantaggio. Quello spezzino, negli anni, è diventato un modello e rappresenta certamente un valore aggiunto per l’economia. Certo è che abbiamo bisogno di risposte. Abbiamo bisogno di importanti opere infrastrutturali e la prima tra tutte è la Pontremolese».
Come anticipato, tra i presenti anche il sindaco uscente di Carrara Angelo Zubbani, che è tornato sulla questione ‘Pontremolese’: «La scelta del governo di unire i porti di Spezia e Carrara ha superato la perplessità iniziale e gli imprenditori hanno preferito dimostrare sagacia e volontà, tentando di risolvere i problemi. La Pontremolese è un cattivo esempio da non prendere in considerazione. In dieci anni, nel mio ruolo di Sindaco, sono stato l'unico amministratore della Toscana ad aver sempre partecipato ai tavoli, che venivano organizzati a Parma. Solo poche volte mi sono sentito accompagnato dalla mia regione perché evidentemente c'erano altre priorità».
In chiusura il vice ministro Riccardo Nencini «In Italia ci sono oltre 1100 opere incompiute e uno dei motivi è perché chi subentra non condivide i progetti del subentrato. Sulla Pontremolese abbiamo registrato il parere positivo della Liguria, l'Emilia si è convinta successivamente, ma chi è sempre stato lontano dal progetto è la Toscana, che ritiene l'opera non prioritaria. Chiaro che per questo territorio è di fondamentale importanza un'opera del genere, soprattutto oggi che Spezia e Carrara hanno intrapreso un percorso insieme di apertura verso la vicina Versilia. Il progetto può comunque essere attivato anche senza il parere positivo di una delle Regioni coinvolte, perché per il Governo in corso e in quello che verrà, quest’opera è ritenuta prioritaria e il progetto è stato inserito nel protocollo di intesa tra Liguria e Autorità Portuale. Per quanto riguarda invece il porto della Spezia, ricordo che è destinatario, nel triennio 2017-2019, di 372milioni di investimento. Lo dico perché sono già previsti e una parte di questi sono già stati spesi. A Santo Stefano Magra per esempio la piattaforma logistica è già prevista, con cifre certe e tempi di realizzazioni già specificati».