36 anni, consigliere comunale uscente, è candidato con le liste civiche Per la Nostra Città e Un Rinascimento per La Spezia; nel panorama dei candidati sindaco, risulta essere l’unico che arriva da un’esperienza consiliare di opposizione a Federici.
Iniziamo dal presente: può fornirci un giudizio sulla passata amministrazione? Ad oggi secondo lei quali sono le emergenze che la città si trova a dover affrontare?
Giudizio sicuramente negativo: arriviamo da cinque anni di amministrazione che si è rivelata incapace di cogliere i bisogni dei cittadini. Amministrazione arrogante, che mette di fronte ai cittadini il peso di dover pagare le sue scelte sbagliate. Credo che le emergenze riguardino la raccolta dei rifiuti e il decoro urbano; oltre all’occupazionale sul piano della tenuta sociale, ambito in cui stanno emergendo situazioni gravi, alle quali dovremo rispondere con fermezza. Oggi infatti viviamo contesti umani simili a dei veri e propri ghetti.
Il suo sogno: immagini la città con lei sindaco, come la vede fra 5 anni, al termine del suo mandato?
La vedo coerente con i miei propositi: capace di mettersi alle spalle i problemi che oggi sono quotidianità, come l’ambiente compromesso e le condizioni economiche di arretratezza. Dobbiamo alzare il livello sia per quanto riguarda l’ambiente sia guardando al benessere dei cittadini e migliorare la città per permettere ai nostri cittadini di crescere qui, non rinunciando appunto all’ambiente.
Molti l'hanno accusata di avere avuto un atteggiamento prevenuto, contrario a prescindere nei confronti della precedente amministrazione. Non è stato fatto veramente nulla di buono dalla Giunta Federici?
Gli avversari forse, ma la cittadinanza non credo la veda così. Le mie critiche sono sempre state interrogazioni che contenevano anche la soluzione, quindi che indicavano cosa avrei fatto da sindaco, ponendosi in ottica propositiva. È dura trovare cose positive, ma sicuramente, se ce n’è una, è l’Ammiraglio Nascetti e tutto quello che lui ha fatto sul fronte dell’università, a lui dobbiamo le cose positive ed infatti oggi lui è con noi. Su temi come Acam e trasporti pubblici o grandi opere non vedo niente di fatto, in termini di azioni, che possa reputare sufficiente. Direi che la Giunta per me è bocciata su tutta la linea.
Lei ha sempre criticato duramente la raccolta differenziata porta a porta, che nel comune della Spezia è iniziata l'estate scorsa. Cosa non funziona secondo lei alla Spezia?
Io sono contro al modo, non alla raccolta differenziata in sé: il sistema, introdotto a spizzichi e bocconi, è stato un errore iniziato anni fa. Il cittadino deve accumulare rifiuti a casa propria con i mastelli sporchi esposti a gabbiani e deiezioni di animali tutto il giorno, ecco trovo che questa situazione sia disastrosa. Noi lavoreremo su questo aspetto, rivedendo gli spazi per i conferimenti.
Quale sarà il suo primo atto da sindaco, nel caso venisse eletto?
Ovviamente, come previsto dagli obblighi di legge, formerei la giunta, poi mi darei da fare per stoppare alcuni interventi decisi da Federici provvedendo al pagamento dei debiti che questa giunta lascia in eredità: penso ad esempio alla Marineria sperando che il nostro esposto abbia il giusto seguito. Poi metterei in sicurezza piazza Verdi che non può essere lasciata in queste situazioni, perché rappresenta una trappola potenzialmente mortale.
Alla Spezia devono convivere più esigenze e bisogni (porto, marina militare, turismo, bisogno di nuovi posti di lavoro, etc.) il suo programma tiene conto di questa esigenza? Se sì, che risposte fornisce?
Il programma contiene la necessità di superare le conflittualità che condannano la città alla sterilità: non esprime potenzialità e non si libera di esternalità negative. Nel nostro programma inseriamo soluzioni come l’elettrificazione delle banchine al porto per far in modo che il flusso crocieristico disturbi il meno possibile, tutelando l'ambiente e puntando sulla salvaguardia della salute dei cittadini. Sulla questione del comparto difesa lavoreremo con l’Ammiraglio Nacetti per le istanze di sviluppo rimaste al palo, per sfruttare al meglio le aree. Anche sul turismo c’è da lavorare, perché secondo noi deve essere praticato non solo con La Spezia come snodo logistico per andare alle Cinque Terre e Lerici, ma vogliamo che chi viene in città decida di dormire qui e spendere qui, magari con percorso culturale, ad esempio dando luce al progetto del sommergibile museo o alla valorizzazione del liberty, e delle scalinate”.