I dati relativi alle liste di attesa per gli esami diagnostici nella Asl 5 forniti dai consiglieri regionali Paita e Michelucci evidenziano un peggioramento della situazione quantomeno preoccupante. Il tema delle fughe e delle liste di attesa può essere affrontato in un solo modo in una Asl di "confine" quale è la nostra. Dopo che negli anni passati è stata rimodernata la dotazione di apparecchiature e di strumenti e dopo che sono stati ampliate o ristrutturate le sedi della sanità territoriale (Bragarina etc.), ora sono necessari investimenti nei servizi, nel personale e nell'organizzazione. Solo così sarà possibile invertire questa tendenza negativa che ha ripreso ad accentuarsi seriamente. Tutto il resto sono divagazioni sul tema. Non c'è altra soluzione se non quella di allocare più risorse nei punti più critici, quelli più esposti alla "concorrenza" di altre regioni. E se non si interviene il conto per i liguri sarà comunque salato, perché – come è noto – la Regione Liguria deve rimborsare le prestazioni alla Regione Toscana, verso le cui ASL tanti, troppi sono oggi costretti a rivolgersi.
Dove prendere i soldi per questi necessari investimenti? Lo abbiamo già detto e ripetuto nel corso delle nostre conferenze dei Sindaci: esiste ancora uno squilibrio per il quale un cittadino genovese costa alla sanità più di uno spezzino o di un imperiese. Chi ha responsabilità deve agire per riequilibrare queste disparità, mettendo mano con un po' di coraggio dove è necessario. Sono queste le cose da fare, con urgenza. E assieme a ciò, occorre rimettere sotto controllo la spesa farmaceutica e non demolire l'integrazione tra ospedale e territorio. Insomma, una politica fatta di più concreta programmazione e meno propaganda. E’ quello che questo territorio attende, per ora senza esito, dalla Regione.
I Membri del Comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci ASL 5:
Massimo Federici, sindaco della Spezia
Alessio Cavarra, sindaco di Sarzana
Alberto Battilani, sindaco di Bolano