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Baldino (Per la Nostra città): "Caro Manfredini integrazione non è il sinonimo di sopportazione" In evidenza

Massimo Caratozzolo Baldino, capolista di "Per La Nostra Città", scrive al candidato sindaco Paolo Manfredini.

"Sono candidato per una sua lista concorrente, ma sono soprattutto un residente del Quartiere Umbertino.
Non ho neppure un amico razzista. Non lo sopporterei.
Ma non sopporterei neppure di avere amici che infastidiscono la tranquillità e il sonno di chi, il giorno dopo, deve alzarsi per andare a lavorare, siano essi Italiani, Domenicani, Rumeni o Marocchini.
Non sopporterei avere amici che minacciano e tentano di terrorizzare chi protesta, perché esasperato dal casino, né amici che regolarmente ubriachi, giorno e notte, urinano sulle auto in sosta o vomitano nei portoni.
A Lei Manfredini piacerebbe avere amici così?
Parrebbe proprio di si a giudicare da come il suo partito ama affrontare, anche in chiave elettorale, le molte criticità del mio quartiere.
Un quartiere che vede ormai il commercio “ghettizzato” in una quantità abnorme di mini-market che vendono di tutto, soprattutto alcolici e soprattutto infischiandosene delle normative, da quelle relative all’orario a tutto il resto, certi che intanto nessuno controllerà e prenderà provvedimenti.
Un quartiere in cui fioriscono come funghi circoli dopolavoristici (molti inquadrati come ARCI).
Una volta nei circoli ARCI si organizzavano le tombolate per gli anziani, e guai se vi partecipavano persone non tesserate.
Oggi invece ci si ubriaca e si tira a far l’alba , tenendo svegli i condomini che hanno la sventura di abitarvi sopra e guai se qualcuno protesta.
Ve ne è uno, in modo particolare, ubicato in Via Corridoni, che è già stato nel Luglio 2015 chiuso temporaneamente dal questore per l’ Art 100 ovvero motivi legati all’ORDINE PUBBLICO, dove proprio lei signor Manfredini è andato, non soltanto per incontrare la comunità domenicana residente nel mio quartiere e cercare in quel posto voti, ma persino per scegliersi qualcuno dei suoi candidati, se non erro proprio tra chi gestendo tale circolo nulla ha fatto per impedire che quella attività in modo continuativo e reiterato arrecasse grave disagio al resto della popolazione..
Un caso ?
Secondo me no.
E’ invece un pessimo esempio e un atteggiamento che è stato avvertito con molto fastidio da parte di chi nel quartiere auspica un percorso di integrazione autentica, cioè prima di tutto basata sul rispetto delle nostre leggi , oltre che della universale educazione !
So bene che a nessuno si può negare l’autorizzazione per l’apertura di una qualsiasi attività commerciale, e che quindi i vari circoli possono anche moltiplicarsi all’infinito.
Tuttavia è questa una motivazione in più per intensificare i controlli, anche utilizzando la polizia Municipale, e in nome della stessa legge, revocare le autorizzazioni concesse a quelli che non rispettano le norme .
Basterebbe già questo, per riportare la situazione dell’Umbertino a una minima parvenza di sopportabile normalità e per ridare alla coalizione che lei rappresenta un minimo di credibilità.
Venire a cercare consensi nell’Umbertino è facile per tutti. Basta varcare Viale Garibaldi.
Fare discorsi sensati e eticamente corretti che ridiano al quartiere prestigio, tranquillità e tolleranza è molto più difficile.
E non lo si fa di certo candidando chi già in passato è stato oggetto di pesanti sanzioni, per violazioni e atteggiamenti contrari proprio a quella integrazione che voi andate propagandando ai quattro venti".

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