"Rinnegare le Origini. Solo questa può essere l’interpretazione di una presa di posizione così pesante, rivolta in particolare alla Cgil, da Salvini e amici. E chiaramente a rinnegare non è di certo il leader del Carroccio, sulle cui idee nel merito di difesa del lavoro e attenzione alle fasce più deboli, abbiamo tutti le idee chiare.
A stupire, e non certo positivamente, è il silenzio assenso di Pierluigi Peracchini, Segretario Generale confederale della Cisl provinciale per dieci anni e successivamente regionale, tuttt’ora appartenente a una sigla sindacale.
Questo la dice lunga su chi schiacci davvero i bottoni del centrodestra, una coalizione tutta curvata sulla Lega e su posizioni che rendono inconciliabili i valori democratici, a cui anche lo stesso Peracchini ha fatto più volte riferimento.
E quando dice che, se sarà sindaco, butterà giù il telefono al Prefetto, almeno lo faccia dopo essersi confrontato con la Caritas e le altre associazioni cattoliche che stanno facendo un lavoro importante su accoglienza e integrazione.
La difesa dei lavoratori, il ruolo che svolge il sindacato e le conquiste che si sono ottenute grazie alle loro battaglie non possono essere né cancellate né bistrattate.
Ma d'altra parte forse sarà la candidatura che lo vede costretto anche a sostenere strane, nonchè discutibili posizioni, come ad esempio quella dell'area Enel dove ipotizza di costruire un parco giochi, non una zona produttiva, capace di rigenerare lavoro e speranze per la nostra città".