Si pensava che, una volta che il PD avesse finalmente definito il proprio candidato (Manfredini) e che Toti e il centrodestra avessero sciolto l’ultimo dubbio sul sindaco da mettere in lizza (Peracchini), la corsa per le prossime elezioni amministrative potesse scorrere liscia. Così non sarà. I motivi sono molteplici. Da un lato Manfredini, con la sua dichiarazione di fedele continuità con la giunta uscente (“c’è bisogno dell’intelligenza e della creatività di Mori”) si è definitivamente alienato le simpatie almeno di quelli che speravano in un cambiamento importante rispetto all’attuale amministrazione.
Dall’altro, ecco che sembra profilarsi all’orizzonte la possibilità di una discesa in campo dell’uomo che forse può davvero sparigliare tutte le carte: Lorenzo Forcieri, l’ex presidente dell’Autorità Portuale su cui però ancora è aperta un’indagine giudiziaria all’interno dell’inchiesta Portogate (a Forcieri è stata comunque tolta l’iniziale interdizione cautelare dai pubblici uffici e dunque non c’è alcuna restrizione ad una sua candidatura).
Questa voce girava già in città da qualche giorno: è addirittura cominciata una raccolta di firme tra i cittadini che considerano un’eventuale discesa in campo di Forcieri come una risposta forte e necessaria rispetto al panorama delle candidature attuali valutate più deboli. Ma l’ex presidente dell’autorità portuale è visto soprattutto come un uomo politico capace e in grado di poter dirigere con autorevolezza lo sviluppo della città, riprendendo alcuni temi messi già in opera da via del Molo.
Molto probabilmente sulla sua eventuale candidatura potrebbero convergere anche alcune anime della sinistra, in un’ottica anti-PD (come dimostra la recente dichiarazione del segretario di Sinistra Italiana “nel caso di ballottaggio tra il PD e centro destro noi non sosterremo il PD”), come pure potrebbe raccogliere l’adesione degli iscritti al partito ma scontenti della scelta imposta dall’alto della candidatura Manfredini.
Certamente gli avversari non mancheranno, a cominciare da Federici e Paita con i quali negli ultimi tempi non si sono lesinati bordate “alzo-zero”, per non parlare dei grillini (ma non saranno soli) che certamente utilizzeranno l’indagine in corso e i suoi risvolti per bloccarne la corsa.
In queste ore molti amici di Forcieri si stanno adoperando per spingerlo a compiere il passo e buttarsi nella mischia, ma pare proprio che il Senatore (che per carattere non vedrebbe l’ora di recuperare un suo spazio politico) vada molto cauto e voglia pensarci bene e di fronte a una domanda precisa risponderebbe di certo che “ho sempre detto di no. Finora”. Forse ne sapremo di più all’inizio della prossima settimana.
