Da qualche giorno in città si vocifera di una sua lista per le imminenti comunali. Non le sembra un po’ azzardato, visto il proliferare di candidati, considerando inoltre che mai una donna è riuscita, alla Spezia, a diventare Sindaco?
Non confermo e non smentisco per ora. Di certo amo questa città e la sua gente. Sono stanca di sentire parlare di una città che ha delle potenzialità, ma di non vedere un impegno concreto per far sì che queste potenzialità si trasformino in fatti concreti. Prenda ad esempio la questione del turismo. Si parla di destagionalizzare per far si che le strutture lavorino tutto l’anno, eppure dal tavolo del turismo, lo sport non è mai stato coinvolto, sbagliando, perché moltissimi eventi sportivi si organizzano proprio d’inverno. Inoltre, il decoro della città è sotto gli occhi di tutti, strade sporche a dispetto di bollette e tasse sempre più salate. La raccolta differenziata, oltre che necessaria, è un elemento di modernità e civiltà. Ma le criticità che questo sistema presenta nei grandi centri urbani come La Spezia, sono sotto gli occhi di tutti. Non credo si debba tornare indietro, ma certamente il servizio va potenziato e reso più efficace ed efficiente. Non basta avere la “vocazione” turistica per costruire un futuro per la nostra città; occorre rimboccarsi le maniche tutti i giorni e non perdere le opportunità che abbiamo ricevuto in dono, vivendo in uno dei posti più belli al mondo. Non mi riferisco solo al centro storico, dove comunque abbiamo situazioni di scarso decoro anche in luoghi che rappresentano mete turistiche; anche le periferie hanno eguale dignità, i cittadini che vi abitano pagano come tutti gli altri ma troppo spesso vengono considerati cittadini di serie B.
Lei non è spezzina, non ritiene che questo possa danneggiarla in una eventuale candidatura?
No, non credo. A parte il fatto che vivo qui da più di 20 anni. Io questa città l’ho scelta, l’ho amata. Qui mi sono sposata, ho costruito la mia vita e la mia famiglia. Le faccio l’esempio di una famiglia che non può avere figli e sceglie di adottarli. Ecco, quei bambini sono amati due volte: Spezia per me e tutto questo.
Lei si è trasferita da Napoli per motivi di lavoro, oggi i giovani spezzini si devono trasferire per lo stesso motivo?
Vorrei essere chiara, oggi l’emergenza è il lavoro, sia per chi, colpito dalla crisi, deve reinserirsi nel mercato, sia soprattutto per chi vi si affaccia la prima volta. Ho conosciuto in questi anni ragazzi formidabili, con talenti unici; costringerli ad andare altrove per l’incapacità di creare le condizioni necessarie affinché possano liberare le proprie energie nella loro città: tutto questo va cambiato!
Cosa la spinge a non appoggiare il candidato del PD?
Vede, non si tratta di un giudizio sul candidato sindaco che, peraltro, ritengo una bravissima persona. Si tratta di una proposta praticamente monocolore da parte di un PD completamente scollegato dalla realtà ed evidentemente non sono la sola a pensarlo, se esistono così tante liste a sinistra del PD, con tutta sincerità, non la vedo proprio questa grande coalizione. E non poteva non essere così, dal momento che nell’ultimo dentro il PD c’è stato un eterno congresso, più interessati a risolvere questioni interne che al bene della città. Dopo le defezioni di metà dei miei colleghi di giunta, il PD è stato tutto incentrato ad una rincorsa di rendite di posizione e faide interne , che poco ha che vedere con il nostro lavoro di amministratori. La gente non capisce, non trova risposte. I cittadini si sentono costantemente presi in giro.
Perché ha scelto di restare in giunta?
Bé innanzitutto io non ho tessere e non sono del PD. La motivazione principale è stato il senso di responsabilità: quello di onorare gli impegni che mi sono assunta davanti ai cittadini. Tra i tanti risultati cito La Spezia Città Europea dello Sport 2016. Questo titolo ha consentito alla nostra città di avere i giusti riconoscimenti in ambito nazionale ed europeo. Non è un premio all’Assessore, ma un premio a tutte le società sportive e alle migliaia di volontari che ogni giorno operano, solo per la passione, nelle palestre e nei campi della città. Oggi abbiamo un tessuto di associazioni incredibile, tecnici preparati che sfornano continuamente campioni e che, contemporaneamente, svolgono un’azione sociale unica sul territorio. Se lo meritano per davvero, mi creda.
Il potenziamento del Centro Anti Violenza, che è passato da aperture saltuarie ad una apertura dello sportello che va da lunedì al sabato e un coinvolgimento vero di tutta la rete, dalla Prefettura, ai Distretti Socio Sanitari, al Codice Rosa, coinvolgendo oggi settanta volontarie. Ogni giorno leggiamo sulle cronache episodi gravissimi di violenza verso le donne. Occorre dare risposte concrete, sviluppare un sistema di protezione capace di garantire un aiuto vero quando arrivano i primi segnali di situazioni critiche. Oggi abbiamo uno strumento importantissimo, a cui ho dedicato tutte le mie energie, e che ritengo un risultato straordinario.
Dunque domani cosa le aspetta?
Ho rassegnato le mie dimissioni al Sindaco Federici e sono uscita dall’attuale maggioranza. Il mio impegno politico però continuerà, perché sono tante, ancora le cose da fare. Aspetterò di leggere i programmi dei candidati e poi prenderò le mie decisioni. Fino ad ora ho sentito solo nomi, ora voglio vedere i programmi. Se non mi convinceranno, mi porteranno inevitabilmente a creare una lista autonoma. Non lo faccio per ambizioni personali, io non sono una politica “di professione”, anzi! Credo che la politica sia sacrificio e capacità di mettersi a disposizione degli altri. Ma sono tante le persone che mi chiedono consigli, mi fanno domande, che mi manifestano il loro disagio nel non trovare risposte ai loro bisogni. Il mio senso di responsabilità nei loro confronti mi spinge ad “esserci”, per loro e per il futuro di questa meravigliosa città.