Sulla richiesta avanzata dal Partito Democratico di Sarzana nei confronti di Paolo Mione di lasciare la presidenza del Consiglio Comunale dopo essere uscito dal partito (cliccate qui), interviene Martina Fornelli (PCI Sarzana - Val di Magra) esprimendo una posizione opposta.
Fornelli afferma: "Ancora una volta siamo di fronte all'ennesima pantomima inscenata dal PD sarzanese. Dopo la lecita uscita dal partito di maggioranza di alcuni suoi esponenti tra cui il presidente del consiglio comunale, Paolo Mione, il segretario del PD locale chiede a gran voce l'estromissione di quest'ultimo dal ruolo ricoperto poiché ritenuto non "super partes" come dovrebbe, potendo votare secondo coscienza e non più secondo i dettami imposti dal partito. Tutto questo è chiaramente assurdo; proprio in funzione del ruolo "super partes" del presidente del consiglio comunale è impensabile il suo allontanamento da quel ruolo per aver lasciato il Partito Democratico".
"Il tentativo del PD di screditare il ruolo istituzionale del presidente è quanto mai pretestuoso ed insensato e nasce dalla continua necessità piddina di poter contare su "yes man" che si impegnino a seguire pedissequamente ciò che viene imposto dalla dirigenza del partito - prosegue l'esponente del PCI - A suo tempo ne fu esempio lampante l'estromissione dalla giunta dell'assessore Giulia Chiatti sostituita con un vero e proprio ricatto politico da parte del sindaco. La democrazia ha altra natura; la democrazia è fatta di dibattito, di confronto, di ascolto, di tutta una serie di principi che sono alla base della Costituzione Italiana e sono sempre più lontani da certi ambienti. Il Partito Comunista Italiano di Sarzana e Val di Magra spera fermamente che il ruolo di Paolo Mione venga riconfermato a garanzia della democraticità del consiglio comunale da qui alla fine della legislatura".