Argomento più che sentito, più che dibattuto e quanto mai importante per una cittadina che sta "pagando" oltremodo la crisi in corso, le divergenze di vedute e di interventi, senza dimenticare la conflittualità con la grossa distribuzione sempre più in crescita lungo la Variante, ormai satura e con una viabilità problematica, appena fuori dal cuore languente di Sarzana.
L'avvocato Paolo Mione, Presidente del Consiglio Comunale di Sarzana é uscito dal Partito Democratico insieme al Consigliere di Maggioranza Rosanna Pittiglio, confluendo nel Gruppo Misto ed aderendo ad "Articolo 1- Democratici e Progressisti", la nuova formazione politica lanciata dagli ex Pd Roberto Speranza ed Enrico Rossi e dall'ex Sinistra Italiana Arturo Scotto.
Hanno aderito al nuovo progetto altri membri del partito, tra cui Edoardo Michele Castaldi (membro dell'unione Comunale di Sarzana), Mariangela Lazzoni (già presidente della Commissione di Garanzia Provinciale Pd), l'architetto Gianfranco Damiano e Michael Eliseo (libero professionista).
La recente scissione Nazionale del PD, come pure il documento votato dall'Unione Comunale del partito Sarzanese che ha cercato di riunire le forze e di mettere in riga i dissidenti, senza dimenticare gli scontri tra il Segretario Vasoli e chi, come Damiano e Mione, sono apparsi spesso spiriti critici, ha portato a questa spaccatura.
L'ufficializzazione della loro uscita è avvenuta la sera stessa della conferenza stampa, in apertura del Consiglio Comunale, senza commento alcuno e nell'apparente disinteresse della Maggioranza.
Anche le critiche del Presidente Mione durante l'audizione dell'Architetto Mugnaini sul sottopasso del Murello ed escussione fideiussioni, rivolte alla politica rea di aver condotto le mosse di cui si era accusato il tecnico, sono cadute nel vuoto, Il Sindaco Cavarra non ha ritenuto opportuno replicare.
Martedì sera al Barontini, quindi, sarà possibile ascoltare e dibattere, con la nuova formazione, della crisi del commercio del Centro Storico, crisi innegabile e legata a stretto filo al turismo stesso, all'attrattività degli eventi, ai negozi capaci di resistere e rinnovarsi, ai parcheggi per facile accesso al centro.
Non certo alle semplici "percentuali di uscite" dal casello autostradale di Sarzana, strumento usato per valutare presunti incrementi turistici.
Il classico serpente che si morde la coda, meno attrattive meno presenze, meno presenze più chiusure e così via, una spirale vorticosa che va fermata per riportare Sarzana ai "bei tempi andati", per ridarle il suo giusto valore.
Chiare le parole di Damiano sull'incontro pubblico di martedì: "Vediamo di riuscire a parlare liberamente, e senza pregiudizi, di ciò che è successo in questi anni, tra errori, volatili annunci e promesse non mantenibili. L'incomprensione di ciò che rappresenta il commercio per la nostra città è forse la madre delle leggerezze e delle inadempienze ben evidenti.
Il commercio langue perché la città langue e viceversa; il problema è complesso e non risolvibile nell'immediato, ma occorre stabilire un punto di partenza per fermare il declino.
L'Amministrazione si è dimostrata fragile, impreparata e purtroppo incompetente a gestire complessivamente il tema dello sviluppo futuro della città: quattro anni persi".
Mione denuncia in primis, insieme agli altri che aderiscono al gruppo, la mancanza di dialogo e collaborazione all'interno della Maggioranza e non solo; sicuri che sia venuto meno anche il contatto diretto con i commercianti, con le Associazioni e con i cittadini:
"Si è persa la capacità di parlare con le persone, una volta prerogativa base del partito, lo stesso partito che oggi non ascolta piu nessuno, tanto meno le categorie presenti sul territorio, anni di immobilismo e di mancanza di iniziative che hanno lasciato Sarzana ai tempi di Caleo": è proprio da questo dialogo mancante che Mione ed i suoi cercano di ripartire.
Qui sotto è possibile scaricare la locandina dell'incontro.