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Sarzana, il "fantasma" della Sabbadini aleggia sulla XXI Luglio declassata In evidenza

di Luca Manfredini - Il Consiglio comunale diventa teatro. Un alone di leggera inquietudine avvolge la Sala Consiliare del Comune di Sarzana che, cosciente forse del suo "esser diventata teatro", pare restia ad accogliere tali "copioni irreali" dove si mischiano arte, sicurezze plateali e umane inconsapevolezze.

Gli schieramenti ben delineati, gli attacchi calcolati, i tranelli qua e là piazzati soddisfano sempre l'ormai "golosa aspettativa" di chi segue i lunghi Consigli Comunali sarzanesi, in attesa del momento "clou" che vivacizzi lo scontato risultato finale.
All'ordine del giorno: alienazione beni comunali e bilancio di previsione 2017.

Le aspettative di cui sopra vengono subito in parte soddisfatte con un adeguato avvio del Consiglio Comunale.
Al momento della lettura dei beni posti in alienazione sorge il primo problema (prima mai notato), che costringe il Consiglio ad una sospensione e conseguente riunione dei Capigruppo per proporre un sostanziale emendamento.
Uno dei lotti di terreno posti in vendita comprendeva, o poteva comprendere al suo interno, così come scritto nel documento, la vendita anche dei relativi campi da calcio, campi da bocce e campo arcieri, un "piccolo disguido" e/o un errore certo disdicevole.
La lista modificata viene poi presentata dall'Assessore Massimo Baudone che specifica come tutti gli eventuali ricavi delle alienazioni vadano nella parte del Bilancio degli investimenti per le opere pubbliche: le risorse delle eventuali vendite saranno riutilizzate per le scuole, le strade e le frane e quindi per il territorio tutto, in linea di principio generale.

La storica scuola XXI Luglio, già inserita da tempo nei beni alienabili (e da sempre fonte di divisioni per il suo valore storico ed affettivo) è il "pezzo" più sostanzioso di questa lista: crea però scontri ulteriori il declassamento del valore della stessa da 5,5 milioni precedenti a 4,1 milioni attuali per sopravvenuti vincoli.
L'inserimento nel piano delle alienazioni certifica che il bene viene sì alienato, ma non significa che il prezzo indicato come valore di stima sia quello definitivo e, tanto meno poi, che non sia soggetto ad ulteriori trattative e svalutazioni.
A testimonianza di ciò un esempio classico viene citato dal Consigliere Carlo Rampi: i Macelli (l'ex Mattatoio Comunale), un bene indicato a bilancio per 1,2 milioni di euro ma ancora invenduto, nonostante il ribasso di due terzi della richiesta iniziale, sino ai 400.000 euro attuali.

"Pur comprendendo le ristrettezze di Bilancio attuali dell'Amministrazione, il Consiglio Comunale dovrebbe avere la perizia di valutare se la "capacità ricettiva del Mercato", al momento, è o non è adeguata al bene in oggetto - ribadisce Rampi - Nel caso negativo si tolga dal progetto di alienazione e si abbandoni l'idea del vendere, anzi, dello svendere, a tutti i costi".

A Rampi si aggiunge il Consigliere Valter Chiappini (M5S), fortemente critico con l'Amministrazione: "Non c'è mai un vero progetto di vendita e valorizzazione del patrimonio comunale, il risultato è di anno in anno veramente scarso se non per chi acquista, speculando sulla necessità del Comune di vendere ad un costo di extra saldo".

Del resto i 4000 e più metri quadrati della scuola, locati al centro della città e con evidenti potenzialità di sviluppo, vengono posti in vendita a prezzi considerati "da rustici in prima periferia".

Su questa problematica si inserisce il Consigliere Mario Torre (Pd) con un suo emendamento proposto (e votato poi alla quasi unanimità) teso a bloccare il prezzo prefissato di vendita della scuola, prevedendo che non siano previsti ribassi d'asta.

Altro motivo di scontro è il cambio di destinazione d'uso della cifra incamerata con la vendita della XXI Luglio, prima ufficializzata per consentire la costruzione di un nuovo plesso scolastico, una nuova scuola di classe superiore che doveva nascere in piazza Terzi, progetto ora accantonato a favore della messa a norma degli altri plessi scolastici presenti sul territorio e/o in particolare sulla messa in sicurezza sismica della scuola Poggi Carducci.
La minoranza si chiede se non sia il caso di rivalutare il tutto, partendo dalla perizia iniziale del costo di ristrutturazione della scuola XXI Luglio, basato su un indice di sismicità elevato e non necessario, quindi accedere ai finanziamenti pubblici per la ristrutturazione sismica delle scuole e riportare al suo splendore (ed al suo naturale utilizzo) la vecchia XXI Luglio che i Sarzanesi ancora rimpiangono.

La Casa di Riposo Sabbadini incombe sul tutto: la sua esclusione ora dai beni alienabili è citata in continuazione da tutti quelli schierati, lo scorso anno, contro l'alienazione della stessa.
Citata sia con soddisfazione per l'avvenuta esclusione, sia come esempio di incapacità decisionale e testimonianza di errori di valutazione.
"Caratteristico" a tal proposito l'intervento del Consigliere Rosignoli (UDC) che esprime la sua felicità per la Sabbadini ora salvata; lo stesso Consigliere però aveva votato convintamente a favore della vendita l'anno prima.
Ciò provoca ilarità e sarcasmo, ma anche la reazione drastica di Chiappini che denuncia: "Non si può essere felici di questa momentanea esclusione di cui non si sanno ancora le vere motivazioni, perché dal prossimo anno sarà possibile di nuovo rivenderla. Ribadisco in anticipo la nostra contrarietà alla vendita di un bene che noi consideriamo "totalmente inalienabile" per il servizio sociale che svolge. Se necessario ricorreremo anche al Capo dello Stato per evitare ogni nuovo tentativo di alienarla".

Atteso al solito l'intervento del Presidente del Consiglio Comunale Paolo Mione, i cui approfondimenti portano sempre nuovi particolari e letture diverse su cui discutere: "La vendita di una scuola per costruire un'altra scuola più moderna avrebbe un senso - esordisce così il Presidente Paolo Mione - la vendita di una scuola pubblica per non costruire nulla, ma bensì solo per riparare le strade o qualche altra scuola penso sia una cosa sbagliata, ancor di più qui dove non si parla di vendita bensi di svendita. Inutili le segnalazioni mie e del Consigliere Pittiglio sulle incongruenze presenti nella vendita della Sabbadini, votata dalla maggioranza un anno fa, vendita poi fallita dopo la consulenza richiesta all'avvocato Genovese che le ha confermate.
Vogliamo fare un "errore bis" ora sulla scuola? C'é una delibera Comunale del 2015 con cui si è stabilito che il Consiglio Comunale, attenendosi a quanto richiesto dalla Regione Liguria, stabilisce che nel caso in cui il bene non venga alienato nell'ambito delle procedure di valorizzazione, dovrà riacquistare l'originaria destinazione urbanistica di edificio scolastico.
L'ottica della vendita nella prospettiva di una valorizzazione della Cassa Deposito e Prestiti può avere un significato, ma attenzione perché l'autorizzazione che andiamo qui a votare consente a chiunque, privato o meno, di comprare a questa cifra, contraddizione evidente con la delibera firmata nel 2015".
"Queste scelte un "pochino scellerate" che andiamo spesso a fare - aggiunge - sono sintomatiche di una incapacità di gestione della città; si svende solo per potere andare avanti perché, evidentemente, siamo alla canna del gas. Bisognerebbe avere l'onestà, come Amministratori, di spiegarlo ai cittadini".

E il Consiglio va avanti di discussione in discussione, tra bisticci (ormai costanti) sui tempi degli interventi, frecciatine velenose e sospetti: una cappa pesante e imbarazzante su cui ondeggia anche la presenza degli "uomini in divisa" che ancora curiosano nelle pratiche sarzanesi.

Scontata l'approvazione delle alienazioni, passata con maggioranza netta, due contrari (Rampi e Chiappini) e due astenuti (Zanetti (Sel) e Mione (Pd).
A maggioranza totale passano l'emendamento Torri e l'emendamento che ha escluso dalla vendita i campi sportivi inseriti per sbaglio.
Il Presidente Mione motiva la sua astensione come tentativo di evitare (forse) un giorno di rispondere ad eventuali ricorsi al Tar per danno erariale, riferito alla delibera Comunale del 2015 ora smentita.
Il Consiglio Comunale prosegue dopo una breve pausa per la cena e si approva, a tarda notte, il Bilancio di Previsione 2017.

I 30 minuti a disposizione di ogni intervento per Consigliere, il minuzioso (e orgoglioso) resoconto del Sindaco Alessio Cavarra sui risultati portati a termine dall'Amministrazione, su quelli avviati e su quelli da attuare da qui a fine mandato, la presentazione del Bilancio Comunale dell'Assessore Elisabetta Ravecca conducono il Consiglio comunale sin oltre la mezzanotte, registrando un netto "8 a 2", contrari solo i Consiglieri Rampi e Chiappini.

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