"Ho letto con attenzione la lettera con la quale il signor Guarnaccia rievoca le ottocentesche vicende della nobile famiglia Parodini, dell'omonima villa situata a Levanto in via Trento e Trieste (e ancora oggi abitata da discendenti della famiglia stessa) e della "pompa a vento" costruita due secoli or sono per garantirsi l'indipendenza negli approvvigionamenti idrici.
Non dubito che, come sostiene il signor Guarnaccia, quel "bel mulino a vento in stile film western che è stato eliminato" avrebbe potuto diventare "la Torre Eiffel di Levanto".
Non lo seguo, invece, quando afferma che "la classe dirigente attuale nulla capisce di valori morali e di ricordi storici" e che "le cose belle e fatte col cuore, che abbellivano le nostre città sono state cancellate per dar posto a casermoni anonimi e sculture a dir poco da apprendisti stregoni".
Non lo seguo perché l'opera di cui parla è stata abbattuta in un'epoca nella quale la "classe dirigente attuale" non era ancora nata, e quindi attribuirgliene la colpa (sempre che l'intervento rappresenti una colpa, ma non spetta a me giudicare) mi sembra, prima ancora che ingiusto, assolutamente anacronistico. Ma non lo seguo anche perché non mi risulta che al posto del mulino siano apparsi "casermoni anonimi", ma che la villa abbia conservato sostanzialmente il suo aspetto originario.
Senza polemizzare, mi piacerebbe, però, incontrare, insieme ai miei colleghi amministratori, il signor Guarnaccia per illustrargli gli interventi di recupero e valorizzazione (finalizzati ad una fruizione comune) del ricco patrimonio storico levantese che sono stati attuati dalla "classe dirigente attuale" (diciamo nel corso degli ultimi 15 anni) e quelli che sono in corso e che stiamo progettando.
Si renderà conto che non tutte le amministrazioni comunali smantellano i segni del passato per "dar posto a casermoni anonimi", e magari avrà occasione di rivedere con i suoi occhi (e non attraverso le immagini satellitari di "Google Earth" che non datano gli eventi) la Levanto odierna, una cittadina moderna nelle infrastrutture e nei servizi ma ricchissima di intatte testimonianze del suo passato, riportando così avanti quelle lancette della macchina del tempo che sembra aver lasciato ferme troppo a lungo".