"L'appuntamento di domenica a Bonassola non è né una manifestazione né una protesta. Tutti coloro che vorranno potranno partecipare in occasione della Messa domenica alle 11 a Santa Caterina a Bonassola." Così dice Federica Lavaggi, esponente del PD di Levanto, intervenendo sulla questione sollevata dal parroco di Bonassola che è intervenuto criticando aspramente la giunta Toti.
"La cosa letteralmente incredibile" - prosegue la consigliera comunale assieme al segretario cittadino del PD Carlo Musa - "è la decisione della giunta della Regione Liguria di costituire il cosiddetto sportello anti gender, una scelleratezza intellettuale, politica, sociale. Anche i consiglieri regionali PD, Paita e Michelucci, hanno sollevato la questione in consiglio regionale mettendo in luce le falsità che vorrebbero farci digerire e con le quali pensano di oscurare l'inadeguatezza che giorno dopo giorno i nostri governanti regionali dimostrano. "La mobilitazione per promuovere una presenza testimoniale a Bonassola, da don Mignani, è nata da alcune conversazioni che abbiamo avuto sui social network", prosegue Lavaggi. "Un prete fedele alla sua Chiesa e alla propria coscienza ha deciso di manifestare il proprio pensiero liberamente, senza condizionamenti, in modo sereno e fermo e molte persone, ciascuno con la propria storia individuale, credenti e non credenti, famiglie, giovani e meno giovani, in tanti hanno deciso di manifestargli vicinanza, hanno condiviso un punto di vista comune e semplice: tutti abbiamo diritto di vivere felici, di avere l'opportunità di affermarci come individui, di formarci nella nostra comunità nel rispetto reciproco; nessuno dev'essere discriminato per religione, sesso, genere, colore della pelle, idea politica. Bonassola ci ha già abituato a questo sentire, fin da quando i gestori de La Francesca hanno affrontato a testa alta la polemica becera di coloro che non volevano immigrati rifugiati nel nostro territorio. Anche in quel caso la risposta fu ferma, pacata e serena: siamo tutti esseri umani e tutti abbiamo diritto di vivere la nostra vita al meglio delle nostre possibilità; il nostro paese ha il dovere di offrirci l'occasione di farlo, nessuno ha il diritto di impedire ad alcuno l'espressione civile della libertà". "La logica di Don Giulio" - come mi raccontano sui network - è essere non contro ma insieme a favore dei deboli e dei discriminati. Facciamo tutti insieme che domenica sia un momento di gioia ,di vicinanza e non di scontro politico"