«Si tratta di un provvedimento di buon senso che consentirà ai Comun di agire dove ritengono sia necessario farlo, senza ostacoli, tenendo così costantemente puliti da un eccesso di detriti i corsi d'acqua: proprio gli alvei ingombri di materiale sono tra i principali responsabili di esondazioni ed allagamenti», dice Costa, sottolineando l'importanza del provvedimento che – evidenzia - segna una svolta decisa nelle politiche di tutela ambientale: «Per quest'amministrazione regionale prevale il principio secondo il quale l'ambiente si salvaguarda con una costante manutenzione, al contrario d quanto avveniva prima, quando si vietava l'intervento umano e, anzi, venivano colpevolizzati sindaci ed amministratori che si attivavano per la pulizia dei fiumi».
E a tal proposito Costa ricorda la sua esperienza, vissuta alcuni anni fa, quando rivestiva il ruolo di sindaco di Beverino, nello spezzino. «Nel 2010 fui denunciato per aver disposto la pulizia di una fetta di alveo del fiume Vara che in località Padivarma risultava addirittura più alto della strada: si trattava di una decisione presa dopo aver consultato geologi ed esperti, nell'interesse della pubblica incolumità», puntualizza il presidente della Commissione, ricordando che dopo essere stato denunciato, gli fu anche intimato di non toccare i materiali che erano stati sistemati in un'area posta sotto costante controllo da parte delle autorità competenti. «La Provincia mi intimò addirittura di far gettare nuovamente quei detriti nel Vara, ma io risposi che non ci pensavo neppure e questo mi costò una seconda denuncia». Ma nel 2011, pochi mesi dopo l'alluvione che seminò distruzione e morte in Val di Vara, Costa – è lui stesso a ricordarlo - ricevette una missiva con la quale la Provincia gli comunicava che il procedimento era stato archiviato.
«Simili fatti non devono ripetersi mai più - commenta il consigliere che continua - D'ora in avanti i sindaci potranno provvedere alla pulizia degli alvei in maniera tempestiva, senza intralci e senza neppur dover pensare ai finanziamenti necessari, visto che il meccanismo della compensazione consente di finanziare l'intervento. – dice – Tutto questo consentirà ai Comuni di mettere a punto dei piani di manutenzione dei corsi d'acqua, per garantire ai nostri territori una maggiore sicurezza».