"Al di la delle responsabilità penali – osserva il M5S - siamo di fronte a un vero e proprio terremoto politico che spazza forse definitivamente ogni velleità di candidatura di Forcieri. La vicenda mette a nudo un modo di gestire le competenze della Autorità Portuale frutto di autoritarismo e forzature politiche amministrative, come era già avvenuto per i dragaggi nell'area portuale, ma anche per le diverse fasi di attuazione del PRP, senza tener conto delle prescrizioni di VIA del Ministero dell'Ambiente e del Consiglio Regionale. Comportamento, purtroppo, confermato anche nel caso del rinnovo della concessione alla Spezia Container Terminal SpA per oltre 50 anni".
"Per non parlare poi della carenza di trasparenza nella pubblicazione di atti a grande rilevanza per la prevenzione dei rischi di incidenti nell'area portuale e della tutela dell'ambiente – proseguono gli esponenti M5S - In particolare: sicurezza (safety e security), controllo emissioni navi sia commerciale che da crociere, controllo emissioni da altre attività nell'area portuale, fino ad arrivare all'affossamento del Tavolo di concertazione sulla attuazione del Piano Regolatore del Porto mai fatto funzionare secondo quanto stabilito da un ordine del giorno in Consiglio Regionale. Fino ad arrivare al fatto che lo stesso Presidente della AP, come confermato da una sentenza del 2013 del Consiglio di Stato, non poteva essere nominato a suo tempo a questo ufficio".