"Così non va bene -commenta Legambiente - soprattutto per i disservizi legati alla mancata raccolta e ai disagi provocati dall'accumulo dei sacchetti, ma non si torni ai bidoni perché il porta porta al momento è l'unico strumento per fare una differenziata seria e responsabile. Il porta a porta è la via indicata dalle migliori esperienze in Europa per responsabilizzare il cittadino a separare le varie tipologie e a produrre meno rifiuti con stili di vita più virtuosi".
Legambiente non risparmia poi critiche al Comune, pur comprendendo la volontà nel proseguire la raccolta capillare.
"Manca una seria o efficace comunicazione da parte di Acam e Comune - denuncia l'Associazione - perché se dovesse fallire il porta a porta e la raccolta differenziata avremmo il partito degli inceneritori scatenati, riportando la situazione a 30 anni fa".