Il consigliere regionale spiega: "Oltre al vitto, all'alloggio, al vestiario, garantiamo anche il lavoro agli immigrati, compreso il trasferimento sul posto. Se oggi c'è una sorta di razzismo, è sempre più evidente che è nei confronti degli italiani. Per il caso dei migranti utilizzati alle Cinque Terre, c'è da chiedersi come vengano erogati i voucher, se vanno direttamente a loro o se sono gestiti da chi li ospita. Il dubbio sorge, visto e considerato che l'identità di chi arriva in Italia non è certa ed oltre i tre quarti poi non risultano rifugiati o perseguitati. Spesso, per identificarli con certezza occorrono anni. A volte, non si riesce mai".
Pucciarelli si chiede: "Perché dobbiamo discriminare i nostri ragazzi e privilegiare quelli stranieri? Non ci sono giovani o disoccupati nelle Cinque Terre e nello spezzino, che possono rifare i muretti a secco od essere impegnati nella produzione dello Sciacchetrà? Perché il progetto è riservato agli ospiti stranieri della Caritas diocesana di La Spezia? Di fronte ad anziani e bimbi di famiglie indigenti, oggi più che mai in seria difficoltà, vedere che qualcuno ha vitto, alloggio, vestiario gratis e magari un lavoro garantito, comprensivo di trasporto, mi sembra che sia uno schiaffo in faccia ai liguri e agli italiani".