Per arrivare a quel livello, la Asl locale avrebbe bisogno di assumere addirittura 347 nuove unità, mentre ne servirebbero 147 per raggiungere la Asl 4, che con 5,29 occupa il penultimo posto a livello ligure e, tuttavia, ben a distanza dalla situazione drammatica che viviamo nella nostra Provincia.
Abbiamo sollevato con forza il tema questa mattina in Consiglio regionale, ricevendo dall'assessore Viale la garanzia di nuovi concorsi e deroghe, tra settembre e ottobre, per i territori liguri di Ponente, Area Metropolitana e Levante. Ben vengano iniziative come queste, ma quanti saranno effettivamente gli inserimenti previsti per l'Asl 5? E permetteranno davvero di uscire da un'emergenza ormai permanente, quantomeno per uniformarsi ai livelli minimi delle altre Asl?
In questo momento non abbiamo bisogno di soluzioni tampone e facili palliativi ma di risposte concrete e strutturali che partano dalle reali necessità dei territori, mettendo in campo: indagini epidemiologiche sulle patologie più rilevanti, studio demografico sulla popolazione, tasso di mortalità, età media di insorgenza di patologie croniche.
A tal proposito, vorremmo sapere come si stanno muovendo i vertici dell'azienda sanitaria locale per far fronte alla disastrosa carenza di personale infemieristico, se hanno effettivamente richiesto questi numeri allarmanti e predisposto soluzioni efficaci anche, appunto, in relazione alle esigenze del territorio e della sua popolazione.
Solo con uno sforzo da parte di tutti si potrà risolvere davvero l'emergenza e garantire alla sanità locale un presidio infermieristico degno di una regione e di un paese civile.
La Giunta smetta di temporeggiare e fornisca delle risposte concrete.