Da più parti (esponenti PD locali, di vallata e perfino organizzazioni collaterali) si è alzato un secco NO!!!, aducendo che il territorio sia ormai saturo di centri commerciali e quindi una nuova apertura potrebbe danneggiare il commercio locale e le "botteghe storiche" delle quali però ci si accorge solo ora!
Credo che tutti convengano sul fatto che ulteriori "classici" punti vendita di prosciutto, pane e caffè non ci sia più bisogno, ma cosa dire se, finalmente, anche a S.Stefano potesse arrivare un grande outlet con i grandi brands italiani e stranieri? Quanti occupati potrebbe portare? E quanto indotto per le attività gia esistenti? E quali benefici in termini di viabilità interna?
Il bacino di utenza è certamente ampio; sicuramente l'alta Toscana, (Lunigiana, Pisano, Livorno, Lucchesia ecc.).
Già in passato il soccorso rosso impedì la realizzazione di un centro nell'area della vecchia Sirma, e sono passati ben 25 anni prima di dare alla luce la Fabbrica pagando però in funzionalità tutto il ritardo accumulato che è evidente e sotto gli occhi di tutti!
Non sorprende neanche la presa di posizione del nuovo sindaco, da poco insediato, che invita l'Ass. regionale a visitare la Ceramica e vedere quali "enormi potenzialità" ci siano con il progetto NOVA; progetto culturale per il quale pareva avesse opinioni molto diverse durante la campagna elettorale e del quale, peraltro, i cittadini non conoscono nulla.
Finora ha portato un notevole dispendio di danaro pubblico e qualche attività offerta gratuitamente. Comunque attività culturali, di svago, museali, inserite nella realizzazione di un MALL ne sarebbero un importante veicolo di attrazione con conseguenti benefici per tutto il nostro Comune e la vallata.
Infine, se il nuovo sindaco come ha promesso, vorrà realizzare una politica di ascolto reintroducendo i Comitati di Quartiere, dia a tempo debito, con le accurate proposte ed illustrazioni del caso, la parola ai cittadini che decidano se accogliere nuove opportunità di sviluppo per il loro territorio e per le generazioni future.