Cerchiamo di chiarire: su oltre 350 tra delegati ed invitati gli interventi di dissenso rispetto alla linea decisa lo scorso 21 gennaio di adesione ai comitati per il NO alle riforme istituzionali si potrebbero contare sulle dita di una mano, e probabilmente non servirebbero neppure tutte. La discussione è stata aperta e franca, oltre 90 interventi, e disponibile a tutte le idee e le proposte congressuali.
Il presidente Carlo Smuraglia è stato rieletto all'unanimità, quindi dubitiamo che abbia mai imposto la sua linea che è anzi ampiamente condivisa. Basti pensare che la sua relazione ed il documento politico sono stati approvati con 3 astensioni e 347 voti favorevoli. Tutto questo solo per onestà e chiarezza. Nessuna divisione quindi, qualche differente idea (poche) come in qualsiasi associazione democratica.
Veniamo però al locale, essendo noi delegati anche membri in gran parte della neoeletta presidenza provinciale. Il documento nazionale nel congresso della provincia della Spezia è stato approvato a larghissima maggioranza (solo due astensioni) da una platea di oltre 100 delegati rappresentativi di oltre 1800 iscritti. Come in qualsiasi associazione, assunta una linea in modo democratico e condiviso essa si deve seguire e sta a chi ha incarichi dirigenti trarre le adeguate conclusioni senza nessuna forma di ostracismo. Un'ANPI unita e coesa che sarà in grado non solo di affrontare la campagna referendaria ma di contrastare neofascismi e neorazzismi anche grazie ad un progetto, nato dalla delegazione ligure, sulla revisione dei reati di apologia.
I delegati al congresso nazionale ANPI
Paolo Pucci, presidente provinciale ANPI La Spezia
Oretta Iacopini, vice presidente
Giacomo Gianello, vice presidente
Maria Grazia Tabbí, segretaria
Giulia Sorrentino, ANPI Lerici