Gli esponenti del PD proseguono: "Una decisione che, stranamente, va in controtendenza con l'indole accentratrice di questa Giunta, come dimostrano il Piano Casa e la legge sul Commercio che di fatto tolgono potere decisionale ai Comuni. Quando invece c'è da prendersi una responsabilità importante, Toti e Giampedrone si tirano indietro e lanciano un ultimatum alle civiche amministrazione imponendogli di decidere entro dieci giorni quale progetto scegliere. E non si tratta di una scelta da poco. Uno dei due progetti per i nuovi argini è già finanziato e potrebbe partire tra cinque o sei mesi, ma taglierebbe fuori la zona della "Macchietta"; il secondo, invece, che include anche questa fetta di territorio in cui vivono una trentina di famiglie, non solo ha una tempistica più lunga visto che potrebbe entrare nella fase esecutiva tra un anno e mezzo, ma avendo costi maggiori per il momento è privo di copertura finanziaria. Di fronte a una decisione difficile come questa cosa fa la Giunta? Rifugge dalle proprie responsabilità e scarica la decisione sulle amministrazioni comunali".
"Noi - concludono Paita e Michelucci - avevamo già sollecitato la Regione a valutare la possibilità di un nuovo progetto per mettere in sicurezza tutti i cittadini di quel territorio, ma ribadendo la necessità di ridurre al massimo i tempi delle procedure. Ora tocca alla Giunta decidere. Lo scarico delle responsabilità, in questi frangenti, è la scelta peggiore".