Ad agosto 2015 quando le perizie per il confermino degli immobili comunali nel capitale sociale (ossia la ricapitalizzazione) sono state pronte si è dovuto mettere mano anche alle previsioni di chiusura del bilancio 2015 e, per quanto gli indici di operatività facessero ben sperare, gli esiti finali della contabilizzazione degli anni precedenti ancora mancanti e il peso del debito pregresso, così come gli oneri finanziari e fiscali hanno fatto chiudere il bilancio in perdita. Questo pone due scelte vendere o chiudere.
Personalmente ho voluto riferire al sindacato e alla rappresentanza del personale che lavora ancora nella società, come primo incontro dopo i dati esposti dal CdA. Apprezzo la disponibilità della CGIL rappresentata da Luca Comiti che ha ben compreso la gravità della situazione e la necessità dell'ingresso di un privato nel capitale della società. È fondamentale per l'Amministrazione concludere un percorso di chiarezza e completezza su quanto avvenuto in questi anni all'interno della società. Il lavoro di controllo può dirsi terminato con la presentazione di questo terzo bilancio che racchiude gli sforzi di un anno e mezzo di lavoro.
Il lavoro di emersione contabile è stato svolto nella prima parte da professionisti quali il prof. Garzella e il prof. Galeotti della cui onorabilità e professionalità nessuno può dubitare, lavoro completato negli ultimi mesi dallo studio di dottori commercialisti del dott. Monselesan, parimenti professionista riconosciuto. Insinuare sulla bontà del lavoro di questi professionisti coordinati dall'Avv. Santini e dal revisore contabile della società dott. Vanni la cui esperienza e professionalità è indubbia, non solo è assurdo e folle da parte dei consiglieri Fontana, Torri e Pisani, ma non può non far presumere alla volontà di nascondere la verità emersa ed emergente dal controllo amministrativo che vedrà i primi risultati nelle prossime settimane.
La volontà dell'Amministrazione è stata chiara fin dall'inizio: riportare la dovuta veridicità contabile in una società che per anni ha nascosto il suo operato tra le pieghe di una contabilità drogata. Oggi è stata ristabilita la veridicità dei conti, ora dobbiamo stabilire come sia stato possibile tutto questo e chi ne è stato responsabile. Non invocheremo le forche o le gogne pubbliche, ma eventuali reati che dovessero emergere verranno denunciati senza indugio alcuno.
Riguardo poi il processo di vendita delle quote e la sua evidenza pubblica essa sarà cristallina, procedendo in primis tramite manifestazione d'interesse, non possiamo rischiare di commettere errori di gestione. Chi vorrà acquistare la società dovrà farsi carico del debito che, al netto della valutazione in corso della società stessa, definirà il prezzo da pagare. Importante sarà l'offerta tecnica che vedrà la gestione degli ormeggi comunali e il mantenimento dell'occupazione come punti essenziali ed imprescindibili. Il porto rimarrà comunale a garanzia appunto del buon funzionamento e soprattutto del rispetto dei termini nel merito degli ormeggi per i residenti e del personale.