Dopo numerose riunioni della Commissione al Territorio, presenti Torri e Pisani per la minoranza e un ampio dibattito interno ed esterno alle sedi amministrative, i consiglieri Torri e Pisani, con l'aggiunta della consigliera Fontana, ieri sera hanno deciso di abbandonare l'aula e di non partecipare ai lavori del Consiglio. Un atto politicamente inqualificabile, soprattutto dopo le pressioni dei consiglieri stessi che hanno fatto spostare l'orario dell'assemblea dal mattino alla sera, disprezzando evidentemente le necessità degli altri consiglieri.
Un'assemblea che si è comunque protratta per oltre 3 ore, esaminando le 19 osservazioni pervenute e le controdeduzioni emerse dal dibattito della Commissione al Territorio. Ancora una volta si è voluto strumentalizzare le critiche che potrebbero essere riassunte in "il progetto che vogliamo è quello che non siamo riusciti ad approvare nella scorsa amministrazione", per nascondere la totale incapacità dei rappresentanti del PD amegliese quando si tratta di temi urbanistici. Basti pensare che ieri sera pensavano stessimo approvando il Piano, tanto è che hanno dovuto modificare a penna la dichiarazione già scritta, altro segno di disinteresse e scarso approfondimento sui lavori del Consiglio. Sono poi vent'anni che minacciano un piano urbanistico mai pronto e mai definito e ad ogni tornata elettorale lo hanno sbandierato come di imminente approvazione.
Non solo, anche con il Piano Spiagge hanno trionfalmente presentato le tavole a ridosso delle elezioni senza peraltro attivarsi neppure per le pratiche di adozione. Noi invece, dopo i primi mesi di amministrazione abbiamo ripreso e messo mano ad un Piano che si presentava con forti criticità e lo abbiamo reso attuabile. Portato in adozione lo scorso novembre, il Piano ha passato il vaglio degli operatori e delle associazioni che presentando le adeguate osservazioni, discusse nelle sedi istituzionali, hanno visto il loro recepimento ieri sera. I prossimi passaggi del Piano saranno legati alla definitiva approvazione così come emendato ieri e poi alle modifiche eventuali provenienti dall'indagine ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
La mancanza di partecipazione democratica alla discussione delle osservazioni è stata chiaramente la volontà di non esprimere un'opinione riguardo alle richieste di alcuni operatori, nascondendosi nel non detto, così da poter poi dar ragione a tutti. Questo tipo di atteggiamento, ossia il non voler pubblicamente prendere posizione su temi che invece hanno avuto un dibattito ed un esame in Commissione è ancor più grave dell'uscita dal Consiglio comunale.
Infine è evidente la difficoltà argomentativa del PD che esce dal Consiglio comunale perché le proprie osservazioni al Piano non sono state recepite o forse perché non hanno trovato abbastanza sottoscrittori a tali osservazioni, infatti la tanto sbandierata petizione che doveva seguire all'assemblea pubblica fatta nei mesi scorsi a Fiumaretta non è mai stata presentata, altro segno di forte debolezza e di disinteresse sulle questioni sollevate.
Il Piano si avvia alle battute conclusive e dopo gli esiti dell'inchiesta pubblica che inizierà il prossimo 31 marzo possiamo sperare andrà a definirsi velocemente come prospettiva di sviluppo economico e sociale del nostro litorale e i benefici pubblici di tali scelte saranno la maggior garanzia per la popolazione.