La notizia che i tecnici del comune di La Spezia hanno installato una piattaforma per permettere ai tifosi alessandrini di accedere alla Curva Piscina dello stadio Picco ha fatto il giro di tutte le testate giornalistiche. Lo scopo era quello di far prendere un bell'applauso al sindaco Federici. In realtà il consigliere Stefania Pucciarelli della Lega Nord tutta la questione la vede sotto un'ottica diversa.
«Altro che plauso - dice Pucciarelli - il sindaco ha fatto una vera e propria figuraccia. In occasione della partita disputata lunedì 18 gennaio tra lo Spezia Calcio e l'Alessandria è stato permesso l'acceso ai diversamente abili della cittadina piemontese, mentre per quelli spezzini, da sempre, non c'è la possibilità di entrare a guardare una partita, se non restando relegati in un angolo del settore distinti, ai piedi delle scale, con una visuale ridotta. Oggi, è uscita l'ennesima notizia che dovrebbe far vergognare ancora di più i responsabili di tale iniziativa. Il tifoso alessandrino in carrozzina che in occasione del match calcistico era riuscito ad entrare allo stadio, si scopre che non ha visto nulla o quasi della partita, poiché davanti alla tanto pubblicizzata postazione riservata ai disabili e creata dal nulla nella curva ospiti, c'era uno striscione pubblicitario posizionato proprio ad altezza occhi. Sembra una barzelletta dai risvolti amari. Se il sindaco non ha nelle casse comunali i soldi per permettere ai portatori di handicap di accedere alle strutture pubbliche e in questo caso specifico allo stadio, è ora che si attivi e chieda finanziamenti altrove anche alla stessa società sportiva».
Il consigliere Pucciarelli sostiene che sia paradossale la motivazione data al tifoso da parte degli addetti ai lavori, secondo cui lo striscione era stato pagato 50mila euro e che quindi non si poteva togliere.
«Presenterò a livello regionale un'iniziativa – aggiunge la Pucciarelli – per sapere se e quali azioni si intendano adottare per porre fine al descritto disagio patito dai tifosi spezzini portatori di handicap. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti come le amministrazioni di sinistra, che si vantano di continuo di essere dalla parte dei disabili, alla fine non abbiano mai fatto nulla di concreto, ma siano brave solo a parole. Penso ad esempio alla nuova biblioteca di Santo Stefano Magra che non è attrezzata di un bagno per diversamente abili. In Italia secondo i dati Istat, ci sono oltre 3 milioni e 200mila soggetti con limitazioni funzionali, ma il Governo e le amministrazioni locali filo renziane fanno poco o niente per loro. Così a occuparsene sono le famiglie che per assistenza, medicine, istruzione si indebitano sempre di più. La situazione si aggrava ulteriormente quando un portatore di handicap cerca di avvicinarsi al mondo del lavoro e le delusioni diventano ancora più frequenti e gli incentivi sono azzerati. Ma è dalle piccole cose che si fanno le grandi, quindi il mio appello va ai sindaci che nell'amministrare i loro comuni si sforzino di non fare figuracce che sono deleterie per il territorio e per i cittadini. Il fatto che sia possibile accedere in tutte le strutture pubbliche per chi è portatore di handicap dovrebbe essere una cosa normale e non un caso per cui si finisce sui giornali».