Tra le varie questioni che sono rimaste in sospeso al momento dell'insediamento della giunta Toti a Genova c'è la funzione di polizia amministrativa che, mancando la polizia provinciale, sciolta, e con la Forestale inglobata dalle varie forze dell'ordine, era rimasta, seppure in pectore, accollata alle Guardie Ecologiche Volontarie, unica eccezione in tutta la Regione Liguria, anche perché a Imperia e Savona non hanno mai visto la luce e a Genova hanno avuto vita breve, nonostante la Legge Regionale 30 porti la data del 1990.
In conseguenza di ciò, e poiché c'è assoluto bisogno di chi si occupi territorialmente di alcune materie specifiche non altrimenti delegabili, quali il controllo della raccolta differenziata, quello su caccia e pesca, sul territorio, ecc., era stato accordato una specie di salvacondotto fino alla fine di questo anno.
In più, visto che da più parti, Comuni in primis, ma anche Enti
ed Istituzioni varie, si era concretamente dimostrata la necessità di un simile corpo scelto che, a fronte di un preciso e corposo corso di formazione, aveva il vantaggio, decisamente molto appetibile in questi tempi di spending review, di costare quasi zero, si è cercato di bypassare la rivoluzione provincia-regione mediante l'elaborazione di una nuova legge regionale che accogliesse i cambiamenti nella cosiddetta catena di comando e permettesse, in fin dei conti, l'estensione dell'esperienza GEV anche a tutte le altre provincie liguri.
Detto "disegno di legge" è stato, quindi, consegnato agli assessori competenti della Regione Liguria per un primo esame di attuabilità.
Le recenti questioni amministrative hanno comportato, per questo provvedimento, uno stop per dare via libera a leggi e decreti molto più urgenti per tutti i Liguri.
Ora, però, siamo ad un passo dalla fine dell'anno, momento in cui non sarà più possibile provvedere a derogare rispetto alle scadenze ufficiali e, quindi, sarà ovviamente gioco forza rinunciare alle funzioni delle Guardie Ecologiche Volontarie.
A chi di dovere chiediamo di intervenire al più presto per evitare di disperdere un tesoro di esperienze messe al servizio della collettività.