Il consigliere regionale e Presidente della IIIª Commissione Attività produttive Stefania Pucciarelli, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate dai consiglieri del Partito Democratico Michelucci e Paita, replica senza usare mezzi termini.
«I consiglieri hanno detto cose fuori luogo - dice Pucciarelli- Intendono far passare un messaggio sbagliato, quello per cui la nuova Carta di esercizio favorirebbe gli abusivi. Nella realtà avviene esattamente il contrario».
Lo scopo della Carta è quello di aiutare le imprese che davvero vogliono mettersi in regola e che fino ad ora non ci sono riuscite per evidenti difficoltà economiche, e non perché hanno voluto aggirare i propri obblighi.
Secondo i dati diffusi da Confesercenti in questi giorni, sarebbe di 641,4 milioni di euro il giro d'affari del commercio abusivo ogni anno in Liguria, per un mancato gettito fiscale di 335 milioni e il lavoro sommerso di oltre 960 lavoratori in nero.
Le associazioni del comparto hanno manifestato il perdurare delle difficoltà per gli operatori ad assolvere gli obblighi imposti dalla rigidità del Durc, in cui confluisce, nella situazione contributiva-previdenziale dell'impresa, anche quella del titolare.
«In sostanza - dice - quegli ambulanti che avevano una pendenza con Equitalia legata ad esempio ad una multa presa in auto, rischiavano di vedersi negare l' autorizzazione ad operare. La nuova Carta di esercizio accerterà invece, la regolarità della situazione contributiva per i soli due anni precedenti, senza sanatorie del pregresso. I debiti infatti rimarranno, ma non impediranno l'attività del commerciante. Ricordo ai due consiglieri inoltre, come allo studio ci siano incentivi per aiutare chi vuole mettersi in regola. Per contro invece, ci sarà un inasprimento delle sanzioni per chi non si adegua. Tutto questo ha l'obiettivo di combattere l'abusivismo in tutta la Regione e non certo il contrario. Quindi prima di parlare a sproposito sarebbe meglio che studiassero la materia».