"Valutiamo se sia possibile il riconoscimento dell'equivalenza dei titoli in possesso da questi professionisti rispetto a quelli previsti dall'attuale normativa o la possibilità di dar loro il tempo di adeguarsi ai nuovi requisiti richiesti –aggiunge Cavarra - non possiamo disperdere un patrimonio di competenze senza percorrere tutte le vie".
L'assessore regionale alla sanità Claudio Montaldo, a seguito di questa sollecitazione, ha sottolineato che la materia è molto complicata ed i vincoli giuridici molto stretti, a partire dal fatto che la tematica delle equipollenze dei titoli professionali compete allo Stato e non alle Regioni. Pur riconoscendo la vicenda dolorosa e garantendo massima attenzione da parte della Regione, Montaldo ha spiegato che intravede come unica soluzione fattibile l'ammissione al concorso con riserva di coloro che hanno in corso la suddetta procedura di equivalenza, ferma restando che, in caso di rifiuto dell'equipollenza, il candidato dovrà essere escluso dal concorso e, se assunto, licenziato.