"Per farlo si è avvalso, come sempre, dell'essenziale aiuto di 13 borgate, - prosegue la nota - centinaia di volontari e migliaia di figuranti; tutti coinvolti a titolo gratuito.
Se davvero vogliamo quantificare il costo della manifestazione allora forse dovremmo conteggiare anche il sacrificio e il lavoro di tutte queste persone e allora si che avremmo un conto stratosferico. Ma non è questo il cuore del Palio; non è certo questo il suo aspetto principale.
Il palio non è lavoro per tutta questa gente e, soprattutto, non è un conto economico.Il palio è la passione di tredici società sportive che, con parte di quelle sovvenzioni pubbliche elencate, gestisce la propria attività partecipando, spesso con tre equipaggi, a tutta una stagione di gare (che spesso passa sotto silenzio, ma impegna i volontari delle borgate per tre mesi); il palio è la manifestazione più antica e radicata della nostra città, che muove migliaia di persone, partecipanti e spettatori. Il palio è una sfilata cittadina con oltre 1500 figuranti e 30 mila spettatori; il palio è una gara remiera che coinvolge (nelle tre categorie) circa 200 atleti (donne, uomini e ragazzi della nostra provincia che partecipano ad uno sport sano e fanno la storia della nostra città); il palio è la nostra città, tutta con il naso in su a vedere i fuochi pirotecnici della festa del mare. Il palio infine è, da un lato, un pezzo di storia della Spezia, dall'altro, un pezzo del suo futuro; è il motivo per cui la nostra città finisce alla ribalta nazionale (televisioni, telegiornali e carta stampata) per i giusti motivi: non qualche scandalo, incidente o disastro; bensì la festa di una provincia intera che condivide questa fantastica esperienza da sempre; il palio è La Spezia che onora il suo mare.
A fronte di tutto questo il "conto della serva", di cui peraltro non ci vergognamo in nessun modo, sfidando anzi chiunque a mettere in piedi una stagione come la nostra, tredici borgate e una manifestazione come il Palio con un contributo che diviso tra tutte queste attività è irrisorio e sarebbe inutile se non ci fosse anche il volontariato dei borgatari, è sminuente, ingeneroso e, senza dubbio indecoroso.
La chiusura: "Forse però chi non conosce davvero il nostro movimento pensa sia più facile vedere i conti per scrivere di noi, invece che soffermarsi a guardare anche solo le facce del palio; le facce dei bambini e dei giovani che sfilano truccati per la città, che si commuovono emozionati alla Morin, che guardano sognanti i fuochi d'artificio in cielo... questo è il palio per La Spezia, non un conto corrente, che poi, a dirla sinceramente, tende più al rosso che al verde!" (8 agosto)