"Ad analoghe conclusioni - prosegue via del Molo - conducono gli studi e le ricerche che la stessa AP ha prontamente commissionato all'Università di Genova e a DHI, una società olandese specializzata in studi sulle correnti marine e sulla dispersione di solidi sospesi. Infatti, basti pensare che: a) il materiale rinvenuto nell'organismo dei mitili morti è diverso dal materiale oggetto del dragaggio e molto più simile a quello presente dentro diga presso i vivai; b) in nessuna condizione meteo marina è possibile che il materiale fangoso possa viaggiare "galleggiando" per oltre tre chilometri, tanta è la distanza dal Garibaldi alla diga!
Se fossero state individuate delle responsabilità, non avremmo esitato un attimo ad intervenire nei confronti di chiunque ma non possiamo rispondere a pretestuose richieste di risarcimenti milionari di danni, perlopiù accompagnate da minacciose sceneggiate organizzate ad uso mediatico. Nonostante ciò, non abbiamo mai avuto alcun atteggiamento di chiusura ma, al contrario, manteniamo la disponibilità, più volte espressa, a farci carico di un progetto complessivo di sostegno a queste attività tradizionali.
L'AP ha infatti sempre dimostrato comprensione verso il comparto dei miticoltori tutte le volte che ce n'è stato bisogno, oltre che disponibilità a sostenere e valorizzare una attività così importante per il nostro Golfo, ad esempio con la realizzazione di studi approfonditi, commissionati all'Università di Pisa, volti ad individuare nuovi siti per gli impianti di mitilicoltura e di ostricoltura in funzione di correnti, salinità, temperatura del mare..... Il tutto per mettere a punto un piano per lo spostamento dei vivai in zone considerate più produttive, dentro e fuori diga, anche per recuperare e rilanciare la originaria attività di allevamento di una produzione interamente locale.
L'AP conferma l'impegno a sostenere, anche economicamente, ogni iniziativa volta alla conservazione ed allo sviluppo delle attività produttive legate al mare ed al nostro golfo, come la mitilicoltura, e lancia una proposta: abbandoniamo azioni conflittuali, che a nostro giudizio non possono portare ad alcun risultato positivo, e mettiamo a punto, assieme ai comuni del Golfo ed alla Regione, cui abbiamo già chiesto di attivarsi in ragione delle proprie competenze istituzionali in materia, un accordo di programma per risanare e rilanciare questa antica attività tradizionale che è fonte di sostentamento per tante famiglie e deve anche tornare sempre più ad essere un importante veicolo promozionale per il nostro territorio".
Nel frattempo, nella massima chiarezza e trasparenza, tutti i documenti relativi alle operazioni di dragaggio, i verbali dei controlli, le ordinanze, le delibere, i capitolati d'appalto sono stati riuniti sul sito dell'Autorità Portuale. E' sufficiente andare su www.porto.laspezia.it, cliccare sull'highlight Bonifiche e Dragaggi.