La segreteria provinciale del Psi esprime il proprio ringraziamento e i complimenti ai consiglieri comunali della Spezia Roberto Masia e Paolo Manfredini che hanno presentato e fatto approvare in consiglio comunale una mozione per l'istituzione di un registro per i matrimoni tra persone dello stesso genere celebrato all'estero.
"La mozione voluta dai consiglieri del gruppo Sinistra Unita per il Socialismo Europeo, - spiega il segretario provinciale PSI Giacomo Gianello - è volta a introdurre nel nostro comune, a similitudine di tanti altri comuni d'Italia che già hanno deliberato, concretamente un registro dove, su richiesta di cittadini residenti che abbiamo celebrato il loro matrimonio all'estero si certifichi così il loro stato coniugale e simbolicamente a fare approvare l'ennesima iniziativa di civiltà che sia motore di crescita civica collettiva in modo di stimolare così il governo nazionale a legiferare finalmente una legge che riconosca i diritti anche di quelli che una volta erano considerati figli di un dio minore e per questo perseguitati, disprezzati o posti ai margini della società, parliamo dei cittadini con diverso orientamento sessuale e che però ora, con forza rivendicano il loro posto nella società al pari di tutti gli altri.
La mozione che, ricordiamo, è solamente patrimonio del consiglio comunale e di nessun altro soggetto politico del comune spezzino, nonostante talune notizie sulla stampa vorrebbero fare credere il contrario, è stata condivisa da altri gruppi consiliari, anche dell'opposizione, a dimostrazione che sui temi di civiltà le diverse forze politiche possono lavorare insieme, successivamente la mozione è stata votata a maggioranza.
Infine ribadendo il ruolo storico che il PSI ha avuto in Italia per l'emancipazione e il riconoscimento dei diritti costituzionali di tutti i cittadini senza distinzione di genere, credo religioso o politico, la federazione spezzina riprende e fa sue le parole del segretario nazionale Nencini che sul tema delle unioni civili rivolgendosi ai presidenti di Camera e Senato ha dichiarato: "Ci voleva l'Irlanda. Da due anni chiediamo una seduta straordinaria di Camera e Senato per discutere di diritti civili di terza generazione. Orecchie da mercante. Adesso, forse, ci siamo". "Mi rivolgo di nuovo ai presidenti di Camera e Senato perché quella seduta venga calendarizzata e il tema ' unioni civili' iscritto all'ordine del giorno. Eviteremmo almeno la maglia nera".