"E mentre le istituzioni UE prendono tempo - proseguono - e rinviano anche la realizzazione dei ridicoli impegni presi ci si prepara alle azioni militari in Libia che non ricadranno sui trafficanti ma sui profughi. Bloccare le persone nel deserto, nelle stazioni e nelle periferie italiane e al confine di Ventimiglia costituiscono elementi di una comune strategia criminale di cui Rifondazione Comunista non sarà mai complice. Permettere a chi ha visto troppe volte la morte in faccia grazie anche alla scellerata politica estera di chi oggi chiude i confini, di ritrovare un po' di pace e i propri affetti dispersi ai quattro angoli d'Europa è il solo modo attraverso cui realizzare quel continente dei popoli e non delle banche o delle armi".