Eletto Sindaco con meno del 34% dei consensi, pochi mesi dopo, il 17 ottobre 2014 il neo Sindaco partecipava a Pisa come relatore ad un convegno organizzato dal locale gruppo consigliare di Forza Italia dal titolo "Dal governo dei comuni al governo del Paese". Più esplicito di così...
E d'altronde solo cinque giorni prima Giampedrone era diventato consigliere provinciale eletto in una lista di destra.
Poi poche settimane fa la candidatura di Giovanni Toti a Presidente della Regione Liguria e la candidatura di Giampedrone quale consigliere regionale nel cosiddetto listino dei nominati del Presidente.
Giampedrone, come molti amegliesi e non sapranno, sostiene la candidatura a consigliere di Cristiano Lavaggi, candidato consigliere regionale nelle liste di Forza Italia.
IL CERCHIO SI CHIUDE.
C'era un'evidente premeditazione in tutto quello che è successo. È infatti del tutto evidente che un anno fa Giampedrone ha iniziato un percorso fondato sul doppio inganno nei confronti dei cittadini, sia perché si è presentato come candidato "svincolato da casacche e appartenenze" (quando in realtà era ed è di Forza Italia) sia perché allora parlava di un "ciclo amministrativo per i prossimi 10 anni" (e invece dopo nemmeno un anno sta tentando di mollare il Comune per un posto meglio retribuito di consigliere regionale).
Si tratta di DUE IMPEGNI DISATTESI e per questo anche nel caso da noi auspicato in cui Lella Paita dovesse vincere le elezioni regionali, il 1^ giugno NOI CHIEDEREMO LE DIMISSIONI DI GIAMPEDRONE DA SINDACO DI AMEGLIA.