Poi un altro imperativo: negare l'evidenza. Sempre e comunque. Lui è uscito da Forza Italia, la sua è una lista civica non una lista di destra. Toti non è il consigliere politico di Berlusconi, ma semplicemente "un amico". I membri della maggioranza di Ameglia sono "come una famiglia" (metafora infelice ed equivoca) e insieme hanno deciso la sua discesa in campo per il bene di Ameglia. C'è da morire dal ridere perché conoscendolo, possiamo affermare che la sua autostima lo ha accecato a tal punto da farci dubitare che creda davvero in quello che dice.
Però poi esagera perché confessa: "questa è la mia vita, L'INCARICO DA SINDACO È UN PASSAGGIO DEL PERCORSO, NON UN PUNTO D'ARRIVO". Evidentemente non si rende conto della gravità di questa affermazione. Agli elettori l'anno scorso non lo ha mica detto?
Passi mentire sulla propria appartenenza politica (lo giustifichiamo, se ne vergognava a quel tempo), ma usare le istituzioni per le proprie ambizioni personali crediamo sia un tradimento.
E il goffo tentativo di paragonare il suo caso (cioè quello di un Sindaco al primo mandato eletto da soli 10 mesi) a quello di Michelucci, assessore pd a Sarzana, non regge perché è noto a tutti (forse non a Giampedrone che non ha il tempo di leggere le norme che evidentemente rappresentano per lui un inutile orpello) che la differenza è enorme. L'elezione di Michelucci non costringe Sarzana al voto mentre l'improbabile elezione di Giampedrone costringerebbe Ameglia a nuove elezioni.
Che differenza da Cavarra, che invece ha lasciato il comodo scranno del consiglio regionale per candidarsi sindaco nella sua città!!! Evidentemente Giampedrone non ama altrettanto il suo paese.
Ci domandiamo con che spirito Giampedrone tornerebbe a fare il Sindaco nella probabile ipotesi in cui non venisse eletto.
Giampedrone sa benissimo di fare una forzatura e si gioca molto con la sua candidatura. Gli si è presentata un'occasione e non ha saputo resistere, farebbe meglio ad ammetterlo, gli farebbe più onore. Invece vuole convincere gli amegliesi che lo fa per il bene di Ameglia, ma evidentemente dimostra di non conoscere gli amegliesi: non perdonano chi tenta di prenderli in giro e se ne accorgerà il 31 maggio!