"All'inizio di gennaio la società Autostrade per l'Italia ha disattivato i telepass speciali in dotazione alle associazioni di volontariato di pubblica assistenza aderenti all'Anpas, attraverso i quali era assicurato il transito sulla rete autostradale in regime di esenzione dal pagamento del pedaggio - scrive Del Bello nell'ordine del giorno - Considerato che vengono esentati dal pagamento solo i casi di urgenza ed emergenza, e quindi risultano esclusi trasporti per servizi come la dialisi, le prestazioni pediatriche ed oncologiche, i viaggi di anziani e disabili da centri ospedalieri o riabilitativi, la decisione crea un notevole disagio per l'intero mondo del volontariato che opera nel settore del soccorso, che solo in Liguria coinvolge oltre ottomila persone. Chiediamo pertanto al sindaco e all'amministrazione comunale di attivarsi presso le diverse sedi istituzionali, in particolare la Regione Liguria, per far sì che vengano assunte tutte le iniziative opportune a garantire la prosecuzione del servizio in regime di esenzione dal pedaggio".
A Levanto ad essere colpita dal provvedimento di "Autostrade" è la Croce Verde, storico sodalizio che si avvia a compiere il secolo di vita e che grazie all'attività dei suoi numerosi volontari effettua circa tremila servizi annui tra emergenze, urgenze e trasporti programmati.
"Vista la conformazione del nostro territorio e la tortuosità delle strade provinciali e comunali che lo attraversano – fa notare Del Bello – è inimmaginabile effettuare il trasporto di pazienti anziani o ammalati verso i vari ospedali liguri percorrendo direttrici alternative a quelle autostradali. Sappiamo che gli assessori regionali Montaldo e Paita hanno già interessato il ministro Lupi perché il problema è di portata nazionale, ma crediamo sia opportuno che anche gli amministratori locali si mobilitino per rafforzare l'azione in difesa del diritto alla sanità anche per le piccole comunità".